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Santuario di Nostra Signora di Montegrazie, Liguria chiese

Liguria: gli affreschi del Santuario mariano più antico

Quello del paese di Montegrazie, in provincia di Imperia, è uno dei santuari mariani più antichi della regione ed ospita pregevoli testimonianze artistiche

Interno Santuario
©Davide Papalini/ Wikipedia 
Interno affrescato del Santuario di Nostra Signora delle Grazie
Sono numerosi i tesori liguri da scoprire, tra questi spicca il paese di Montegrazie, che si trova in provincia di Imperia ed ospita un luogo dove arte e spiritualità convivono nella loro massima espressione: si tratta del Santuario di Nostra Signora. L’edificio religioso sorge a poca distanza dal paese e le sue origine risalgono ad una leggenda del XIII secolo che narra dell’apparizione straordinaria della Madonna ad una povera ragazza sordomuta, in seguito alla quale la giovane guarì dalla sua infermità. L'evento miracoloso avvenne su di una nuda pietra sulla quale venne eretto l’altare del primitivo Santuario. La versione attuale risale al 1450, ma la struttura originaria venne modificata più volte nel corso del tempo.

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Il Santuario si presenta in stile romantico-lombardo, con la facciata equilibrata recante due monofore laterali ad arco tondo, e si nota come l'esterno sia rivestito di pietra litografica ben scalpellata. Il portico è sorretto da quattro colonne, con capitelli di ispirazione gotica. L’arco della porta è a sesto acuto e si chiude con il simbolico agnello caratteristico del cristianesimo primitivo. Il campanile è completamente intonacato ed è formato da una cella campanaria a tutto sesto e da un cornicione in calce e mattoni. L’interno è diviso in tre navate da due ordini di dieci colonnine. Vi si ammirano cinque altari, tre lungo le absidi e due lungo le navate laterali. Nella nicchia dell’altare maggiore, quello centrale, si può ammirare la miracolosa statua in marmo finissimo della Madonna, incoronata l’8 settembre 1896.  

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Nel Santuario sono conservati importanti affreschi quattrocenteschi: nella navata sinistra e nella corrispondente abside, Tomaso e Matteo Biazaci, attivi fra Piemonte e Liguria negli ultimi decenni del Quattrocento, hanno affrescato il Giudizio Finale, Le pene dei dannati, e le Storie del Battista, creando il più vasto ciclo pittorico della zona, molto espressivo. Nella navata e nell'abside di destra vi sono affreschi con la Passione di Gesù di Pietro Guidi da Ranzo, e con le Storie di San Giacomo, tratte dalla Leggenda Aurea di Jacopo da Varagine, e dipinte da Gabriele della Cella. L'abside centrale presenta, invece, opere più tarde, riferibili al XVII secolo, ma che probabilmente coprono quelli del XV secolo. Ancora oggi meta di pellegrinaggio, il santuario vede anche numerosi ex-voto, come, per esempio, quello che raffigura la Madonna che salva una barca dalla tempesta e San Bernardino da Feltre, creatore dei Monti di Pietà.
 
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