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Santa Maria del Monte Caltagirone scala

Santa Maria del Monte, 142 gradini di meraviglia

Simbolo di Caltagirone, una scalinata dove ad ogni passo si celebra l’arte delle maioliche siciliane

Caltagirone
istockphotos
La Scala di Santa Maria del Monte
Se vi trovate in vacanza in Sicilia non limitatevi solo alle zone costiere: l’entroterra dell’isola offre spettacolari paesaggi e cittadine ricche di storia, arte, cultura. Tra queste, Caltagirone, centro storico Patrimonio Unesco, il cui simbolo è la Scala di Maria del Monte, vero capolavoro di arte, architettura e folklore. Caltagirone, nota per la lavorazione della ceramica sin dall’epoca della Magna Grecia, ha ‘concentrato’ in questi 142 scalini l’espressione artistica e artigianale locale, rendendola un punto di attrazione cittadino.
 
La storia di questa grandiosa scalinata risale al 1600, ma era già da oltre un secolo che l’amministrazione locale cercava un espediente per unire i vari agglomerati urbani sviluppatisi. Caltagirone si trovava infatti su falde collinari, e il nucleo più nuovo (dove risiedeva il potere civile) aveva la necessità di essere unito a quello antico, sul quale sorgeva il centro religioso (la Chiesa Madre) – le numerose cupole e campanili che svettano sul panorama cittadino rendono l’idea di quanto fosse importante l’aspetto religioso per la popolazione. Ecco che nacque l’idea di creare una strada, originariamente fatta a sbalzi per sopperire al dislivello. Gradinate interrotte da piazzette furono realizzate grazie alle più abili maestranze dell’epoca. 
 
Nella metà del 1800 le varie rampe vennero unificate, e la ‘strada’ a balze divenne una scalinata rettilinea, su progetto dell’architetto Salvatore Marino. I gradini vennero ridotti nella pedata, e divennero 142. E’ però in tempi più recenti, esattamente nel 1956, che si decise si aggiungere alla maestosità della scala un ‘vezzo’ decorativo e artistico. Ogni alzata venne decorata con rivestimenti in maiolica tradizionali, con pattern e colori diversi per ogni scalino, ma scelti in ordine ‘cronologico’ rispetto al motivo che portano. Il professor Antonino Ragona aveva infatti raccolto i motivi siciliani usati dal decimo al ventesimo secolo perché fossero riprodotti sulla scala. Ecco che si trovano in successione elementi geometrici e floreali di stile arabo, normanno, svevo, aragonese, spagnolo, rinascimentale e via dicendo fino alla sommità, il contemporaneo. 
 
La Scala di Santa Maria del Monte è oggi un capolavoro di arte, architettura, ingegno, che in alcune occasioni annuali viene abbellita da fiori (tra maggio e giugno, per l’Infiorata, per devozione alla Madonna) o di lanterne che creano un pittoresco disegno, con un evento chiamato ‘La scala illuminata’, che quest’anno si è svolto a luglio e replicherà il 14 e 15 agosto.
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