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Firenze Manifattura Tabacchi

Firenze, perché dovreste conoscere la Manifattura Tabacchi

L'ex polo industriale riconvertito a centro culturale, artistico, artigianale, innovativo

Manifattura Tabacchi<br>
Manifattura Tabacchi foto Giovanni Savi
Manifattura Tabacchi
È una delle città d’arte più amate nel mondo, e non ha certo bisogno di presentazioni: Firenze attrae ogni giorno dell’anno migliaia di visitatori incuriositi da tanta storia, cultura, bellezza. Ma Firenze ha anche un volto contemporaneo, che merita di essere scoperto. Un lato inedito del capoluogo toscano che si lega ad un aspetto iconico della città: il ‘saper fare’, che ha reso noto il Rinascimento fiorentino in tutto il mondo, rivive in chiave contemporanea, creativa e internazionale presso la nuova Manifattura Tabacchi. Un hub per l’arte, la moda, la cultura contemporanea e sostenibile, che nasce dalle ceneri di un polo industriale in disuso. Si tratta di una tappa ancora piuttosto ‘segreta’, che merita di essere inserita in una visita di qualche giorno a Firenze per delle ottime ragioni.

Il design e l’architettura. Manifattura Tabacchi era un tempo un complesso industriale, il cui recupero e riqualificazione darà soddisfazioni agli appassionati di design e architettura. Originario degli anni ’30, è composto di 16 edifici che occupano una superficie di 100.000 mq oggi ‘rigenerati’ e trasformati in questo quartiere-hub. Il progetto è curato dallo studio fiorentino Q-bic, che ha voluto preservare e valorizzare l’architettura originale dell’ex Manifattura, conservando superfici e utilizzando elementi di recupero.

L’arte. L’ex casotto della portineria di Manifattura Tabacchi è diventato oggi Toast Project Space, spazio aperto al confronto e alla sperimentazione delle pratiche artistiche contemporanee. L'attività dello spazio prevede mostre bimestrali, dove gli artisti sono invitati a produrre un progetto site specific. Attualmente è in corso (fio al 12 gennaio 2020) la mostra di Lek M. Gjeloshi Huracán, a cura di Stefano Giuri.

La sostenibilità. Merita una menzione speciale la Fabbrica dell’Aria, installazione di verde indoor che combina botanica e design. Un dispositivo innovativo per ridurre l’inquinamento negli ambienti interni, utilizzando la capacità delle piante di assorbire e degradare gli agenti inquinanti atmosferici. Ideata e realizzata dal Prof. Stefano Mancuso, neurobiologo vegetale e PNAT, spin-off accademico dell’Università degli Studi di Firenze.

La musica. Altra ‘chicca’ dell’ex polo industriale è LoudLift, la prima cabina di registrazione a gettoni d’Italia. Ricavato in uno degli ex-montacarichi di B9 LoudLift è un luogo pensato per dare voce a progetti musicali e messaggi non convenzionali. Tutti, musicisti e non solo, possono registrare una traccia di 4 minuti (su chiavetta USB subito oppure su vinile dopo qualche settimana) semplicemente acquistando un ‘gettone'.

Lo shopping. All’interno della Manifattura è possibile fare shopping di qualità negli atelier di artigiani contemporanei. Pezzi unici tra moda e design, e diretto contatto con i maker che producono in loco.

Il cibo. Bulli & Balene è il bistrot gourmet in cui il savoir-faire fiorentino sposa il brio veneto. Chef e bartender propongono in chiave rivisitata il mondo del bacaro veneziano in chiave gourmet.
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