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Emilia Romagna, mostre, arte

Appuntamenti con l'arte in Emilia Romagna

Dal Giappone segreto ai capolavori di Hopper, quattro mostre da non perdere

Corriere Tatuato
CLP
Kusakabe Kimbei - Corriere tatuato (hikyaku), 1885 circa
A Parma il Giappone segreto negli scatti dell'800
In occasione del 150° anniversario della firma del Trattato di Amicizia e di Commercio tra Italia e Giappone, siglato nel 1866, al Palazzo del Governatore va in scena la mostra “Giappone Segreto” che presenta 140 fotografie originali, autentici capolavori della fotografia nipponica. Tra  il 1860 e il 1910 il Giappone fu testimone di un insolito connubio tra la tecnica fotografica occidentale e la maestria dei pittori locali, eredi di un’antica e raffinata tradizione, capaci di applicare perfettamente il colore anche su minuscole superfici. I risultati artistici furono di sorprendente bellezza e i soggetti rappresentati così verosimili da non riuscire a distinguerli dalle moderne immagini stampate a colori. La produzione di tali opere rispondeva alle esigenze dei viaggiatori occidentali, chiamati globetrotter, di portare con sé il ricordo di un Paese straordinario, che la modernizzazione forzata stava rapidamente trasformando in una nazione industriale.
 
S’intitola "La memoria finalmente. Arte in Polonia: 1989-2016", la mostra che la Galleria civica di Modena presenta nella Palazzina dei Giardini fino al 5 giugno 2016 in collaborazione con l'Istituto Polacco di Roma. Quindici autori selezionati , sulla scorta di tre generazioni di artisti polacchi nati tra la fine degli anni Cinquanta e la prima metà degli anni Ottanta, presentano fotografie, pittura, collage, sculture, disegni, installazioni e video a 27 anni dall’indipendenza democratica. La Polonia è infatti diventata la culla di un rinascimento culturale senza precedenti, humus di quelle istanze storiche che hanno plasmato l’Europa del secolo scorso, tra traumi, rimozioni e ricostruzioni. La scena artistica contemporanea ha contribuito in maniera incisiva a questo rinascimento culturale anche grazie a una riflessione critica attenta tanto al passato quanto al presente, capace di generare la consapevolezza necessaria per giungere alla costruzione di nuova identità.
 
Fino al 24 luglio 2016 il genio di Edward Hopper , il più popolare artista americano del XX secolo, è al centro di una grande antologica allestita negli spazi espositivi di Palazzo Fava. Intitolata semplicemente Edward Hopper la mostra è curata da Barbara Haskell in collaborazione con Luca Beatrice e vede esposti i celebri capolavori dell’artista scomparso nel 1967, grazie agli eccezionali prestiti del Whitney Museum of American Art di New York.
 
Ha aperto i battenti nella città di Reggio Emilia la XI edizione di Fotografia Europea, il festival interamente dedicato alla forma d’arte che più di altre comunica e interpreta la complessità della società contemporanea. Mostre, conferenze, spettacoli, educational e varie iniziative, ospitate nelle principali istituzioni culturali e sedi espositive della città, saranno gli ingredienti di un ricco programma di eventi. Curata da un comitato scientifico composto da Diane Dufour, Elio Grazioli e Walter Guadagnini, la nuova edizione ruota attorno al tema “La via Emilia. Strade, viaggi, confini”. Si tratta di una riflessione sul tema della strada, partendo proprio dalla grande arteria romana che va “dal fiume al mare” per approdare alle vie del mondo, ai luoghi di transito e di confine nella società odierna.
 
 
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