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Sant'Arcangelo di Romagna Fiera dei Becchi San Martino

Emilia Romagna: A Sant’Arcangelo con le corna

Momento particolarmente significativo per il comune in provincia di Rimini è la Fiera dei Becchi, che gode di fama anche per l’usanza di affiggere le corna nella piazza principale

Veduta di Sant'Arcangelo
© di N.monte - Opera propria. Con licenza CC BY-SA 3.0 tramite Wikimedia Commons - 
Panorama di Sant'Arcangelo con tetti
Ad una decina di chilometri da Rimini sorge l’antico borgo di Sant’Arcangelo che, come tutti i comuni della zona, si caratterizza per la forte identità romagnola e per la bellezza architettonica esaltata da nobili palazzi, vicoli e piazzette che gli hanno conferito il titolo di Città d’Arte. Ma Sant’Arcangelo è noto anche per ospitare manifestazioni di respiro internazionale e celebrare usanze particolari. Come quella della Fiera dei Becchi, che affonda le proprie radici nella tradizione: il giorno in cui si festeggia San Martino è sempre stato molto atteso dai contadini romagnoli perché rappresentava il cambiamento nell’ambito lavorativo agricolo, che fosse il rinnovo di un contratto, l’acquisto di nuovo materiale, di scorte alimentari o di nuovo bestiame.

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L’11 novembre veniva celebrato con una festa, l’occasione giusta per divertirsi e per dare sfogo a qualche desiderio in più, anche perché la giornata era propizia ad incontri di ogni tipo, non solo per parlare di lavoro. Ecco che proprio il giorno di San Martino è stato consacrato alla Fiera dei Becchi, ovvero i caproni ma, a leggere più in profondità, si evince come sia anche la festa dei cornuti: questo spiega il motivo dell’usanza di appendere, in Piazza Ganganelli, sotto l’Arco Trionfale, delle enormi corna e se queste oscillano nel momento in cui qualcuno si trova a passarci sotto si dice sia stato tradito. Particolarmente interessanti sono anche le esibizioni dei cantastorie, che si riuniscono in quella che è viene conosciuta come la Sagra nazionale dei cantastorie, per intrattenere ospiti e curiosi.

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Non possono ovviamente mancare le delizie enogastronomiche, non solo romagnole ma provenienti da tutte le parti d’Italia: stand e bancarelle sono colmi di numerosi prodotti, ma protagonisti del mercato sono anche i prodotti d’artigianato locale, oggetti di antiquariato e macchine agricole. Per chi abbia voglia di imparare a preparare la tradizionale piadina romagnola non può perdere l’occasione di partecipare al Palio della Piadina, un concorso che arricchisce la Fiera dei Becchi già impregnata di colori, sapori e profumi che deliziano vista e palato. Una volta accontentato lo stomaco, vale la pena andare alla scoperta dei tesori di Sant’Arcangelo, che non si trovano soltanto in superficie: la città, infatti, vanta la presenza di 150 ipogei scavati nell’arenaria e nell’argilla, disposti su tre piani e distinti in grotte a struttura semplice e a struttura complessa. Si tratta di una sorta di labirinto sotterraneo che proietta il visitatore indietro nel tempo.
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