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Atri, la perla medievale d'Abruzzo

Il borgo in provincia di Teramo sorprende per la ricchezza d’attrazioni artistiche e naturalistiche. Scopriamo i suoi segreti 

Cattedrale di Atri
©iStockphoto
Atri, esterno della Cattedrale
Tra i popoli indoeuropei stanziati nell’antichità nella penisola balcanica spiccano gli Illiri, che fondarono una delle città più antiche d’Abruzzo, Atri, che si trova in provincia di Teramo. Se vuoi scoprire qualcosa di più su Teramo leggi qui). Siamo tra il X e il IX secolo e sembra che Hatranus o Hadranus sia proprio una divinità illirica, raffigurata sulle monete risalenti al VI e al IV secolo a.C., da cui deriva il nome di Atri. Dopo scambi commerciali con Etruschi e Piceni divenne colonia romana con il nome di Hatria tanto che qui iniziò la dinastia dell’Imperatore Adriano. Il territorio circostante è formato da selve lussureggianti, colline tempestate di uliveti, vigneti e frutteti, campagne sterminate su cui spiccano oasi naturalistiche di rilievo come il Gran Sasso la Riviera del Conero e la parte iniziale del promontorio del Gargano, il tutto a formare uno splendido paesaggio che si estendo dalla montagna al mare.

Una delle caratteristiche panoramiche più significative sono i Calanchi, di cui una parte costituisce l’Oasi WWF dei Calanchi d’Atri: le formazioni calcaree e argillose caratterizzano i declivi rocciosi vicini alla città, un fenomeno geologico creato dagli agenti atmosferici. Il territorio offre anche interessanti grotte che si trovano nel lato sud della città. Inoltre il borgo è vicino alle Terre di Cerrano, dove sfilano una dopo l’altra spiagge sabbiose e ampie.

Atri, campagna e mare
Panorama di Atri tra campagna e mare

Due passi nel borgo di Atri

Passeggiare per il centro storico di Atri è particolarmente piacevole, considerando gli scorci pittoreschi dati dalla rete di vicoli suggestivi immersi in atmosfere medievali, rioni, viuzze e piazze che hanno sostituito i siti che un tempo erano le Terme e il Foro, oggi trasformati in Piazza Duomo e Piazza del Comune.

In questo contesto si trovano anche diversi palazzi signorili, eleganti monumenti e chiese imponenti, tra cui spicca la Cattedrale di Santa Maria Assunta, dichiarata monumento nazionale. Edificata nel XIII secolo su un tempio romanico, si presenta con una struttura, in pietra, costituita da quattro portali e un rosone a 12 raggi dominato dalla statua di marmo di una Madonna con il Bambino in trono. L’interno è a tre navate e nell’abside quadrata è conservato il ciclo d'affreschi di Andrea De Litio, pittore abruzzese della seconda metà del XV secolo. La cattedrale ha una porta santa che si trova sul lato sud dell'edificio e viene aperta ogni anno, in occasione della festa dell'Assunta il 15 agosto. Altre caratteristiche del Duomo sono le tracce della vecchia cisterna romana divenuta poi cripta. Si possono ammirare preziose reliquie nell’annesso Museo della Cattedrale: maioliche dipinte, croci e pastorali d’avorio e d’argento, codici miniati, statue e frammenti e mosaici delle costruzioni più antiche. Particolarmente belli anche il chiostro a due ordini e il campanile quattrocentesco, il più imponente della regione con i suoi 64 metri di altezza. In fondo al marciapiede che costeggia il lato destro del Duomo si erge la Chiesa di San Reparata, che nonostante sia un edificio a sé è comune collegato a Santa Maria Assunta tramite un ingresso secondario. Approfondisci la visita alla Cattedrale di Atri leggendo qui

porta cattedrale Atri
Portale decorato della Cattedrale

Ci sono altri luoghi sacri che vale la pena visitare, come la Chiesa di Sant’Agostino che ospita una Madonna delle Grazie tra santi e devoti, realizzata nel XV secolo, la Chiesa di San Francesco d’Assisi risalente al 1226, dotata di otto cappelle laterali riccamente decorate, la Chiesa di Santa Chiara d’Assisi, la Chiesa di San Nicola, una delle più antiche di Atri, quelle di San Liberatore, di San Rocco e del Santo Spirito, che spicca per l’unica navata con soffitto decorato da lampadari in vetro di Murano. Significativi sono anche il teatro romano, risalente al III o II secolo a.C., il palazzo ducale, attuale sede del municipio, con il suo torrione di epoca medievale.

palazzo Acquaviva
La sede del Comune, il Palazzo Acquaviva

Conosciuto anche come Palazzo Acquaviva perché fatto costruire per volontà del conte Anonio Acquaviva su preesistenti edifici romani, è noto per il suo caratteristico torrione medievale, la facciata in massicce pietre di travertino, il cortile interno con il pozzo che comunica con quella che era una cisterna romana, e le ex scuderie, senza trascurare il bel giardino posto sul retro. Di fronte si trova Palazzo di Valforte, risalente al Settecento, cosi come Palazzo Mambelli che, nonostante abbia subito rimaneggiamenti, si offre ancora agli occhi del visitatore con il suo bel porticato. Di epoca rinascimentale è Casa Paolini, liberty l’Albergo Nuovo e con influssi neogotici il Palazzo Illuminati.

Conosciuto come la bomboniera per le sue dimensioni è il Teatro comunale, inaugurato nel 1881, che dispone di 300 posti ed offre un’acustica invidiabile. Esternamente ricorda La Scala di Milano, mentre l’interno più il San Carlo di Napoli, con i suoi tre ordini di palchi e il loggione: tra gli eventi più importanti che ha ospitato la rappresentazione del Rigoletto di Verdi nel 1886, la prima della Carmen di Bizet nel 1887 e il debutto della Grande Banda Musicale di Atri nel 1948. La sua storia lo ha visto anche come dormitorio delle truppe inglesi nel 1944 e l’uso come sala cinematografica.

teatro comunale di Atri
Interno del Teatro Comunale

Eventi e tradizioni folcloristiche e gastronomiche

Particolarmente sentita è la Processione dei Faugni, che si rinnova ogni anno all’alba dell’8 dicembre. Di origine pagane, è una festa in onore di Fauno, nata quando nelle campagne si era soliti accendere i fuochi prima del solstizio d’inverno in onore del dio della terra nonché protettore dei raccolti, delle greggi e dei pastori. I fuochi sacri servivano a cacciare via le tenebre e il gelo dell’inverno, mentre oggi i falò vengono benedetti la sera prima e l’8 dicembre portati in processione per le vie della città fino a Piazza Duomo: qui gli alti fasci di canne legati da lacci vengono accesi mentre la folla intorno intona un antico ritornello.

Ad agosto è invece la volta della Festa dell’Assunta e della Sfilata dei carri trainata da buoi, conosciuta come Maggiolata.

A far conoscere la gastronomia tipica è l'evento Atri a Tavola a cui partecipano un centinaio di espositori che presentano gli squisiti arrosticini, il pecorino di Atri, la liquirizia e il celebre panducale che, con l’olio e il vino come il Montepulciano d’Abruzzo, sono solo alcune delle prelibatezze da provare.

arrosticini
I tipici arrosticini abruzzesi 

Scopri di più sul Panducale d'Abruzzo
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