Tutte le strade portano a Roma, ma non solo. La Caput Mundi è senza ombra di dubbio una città al cui fascino è impossibile resistere ma, in realtà, anche i dintorni sono in grado di sorprendere tutti i visitatori alla ricerca di angoli di quiete in cui rilassarsi in dolce compagnia. A circa 50 km dalla capitale si trova Capranica Prenestina, pittoresco borgo arroccato a più di 900 metri di altezza sui Monti Prenestini dove il caos e la frenesia cittadina sono solo un lontano ricordo. Passo dopo passo, tra ripide stradine acciottolate, deliziose casette, inaspettati scorci panoramici e un silenzio quasi totalizzante, si viene catapultati in una romantica dimensione senza tempo.
A dominare la scena sono affascinanti architetture come la Chiesa della Maddalena, rinomata per la sua cupola (detta “Il Cupolino”) che, secondo molti studiosi, è opera degli allievi della scuola del Bramante. Al suo interno sono state rinvenute opere attribuite a Michelangelo Buonarroti quali il Leone portastemma e l’Eolo, altorilievo marmoreo custodito a Palestrina presso il Museo Diocesano Prenestino di Arte Sacra. Degno di nota anche il Palazzo Barberini che, oltre a conquistare i visitatori con la sua struttura cinquecentesca, ospita all'interno il Museo Naturalistico dei Monti Prenestini dove, attraverso le due sale espositive e il giardino didattico, è presentata la natura dei Monti Prenestini.
Dalla teoria alla pratica: sono tante le escursioni che permettono di familiarizzare con il territorio, come ad esempio il Sentiero della Tradizione ai Castagneti che dalla piazza Pietro Baccelli (cuore del borgo), attraverso uno degli antichi sentieri capranicensi detto “il ciuccio”, permette di ammirare da vicino i famosi castagni. Questi alberi secolari, negli ultimi anni, sono divenuti oggetto di difesa e recupero da parte del Comune e del Museo Civico Naturalistico dei Monti Prenestini che, insieme, hanno messo a punto una serie di iniziative al fine di preservarne l’esistenza così come la fruizione delle vie di percorrenza e la tradizione secolare della cosiddetta “Mosciarella”, ovvero la castagna essiccata tipica della zona a cui è dedicata una sagra che si rinnova ogni anno nel mese di novembre.
Non si può dire di conoscere realmente una località senza aver sperimentato la sua gastronomia: cosa bolle in pentola? Tra i piatti tipici figurano le cosiddette “lane pelose” ovvero le fettuccine realizzate con crusca di farina e acqua e condite con il sugo di castrato, e ancora i “tagnulini con fagioli” oltre a una ricca varietà di piatti a base di funghi e castagne. A portare in tavola i piatti della tradizione sono ghiotti indirizzi caratterizzati da una cucina genuina e da un ambiente familiare e accogliente quali gli agriturismi Fontana a Valle e Colle Roscio e ancora il ristorante Da Gaetano e la Taverna Hieronymus.
Una volta fatto il pieno di energia vale la pena rimettersi in marcia in direzione del Santuario della Mentorella (1018 metri s.l.m.), meta di pellegrinaggio cara a Giovanni Paolo II e ancora di Guadagnolo, il centro più alto della Provincia di Roma, luoghi magici che meritano una visita anche solo per il panorama che offrono.