Veneto: a Cartigliano rivivono i quadri 

La provincia di Vicenza offre meraviglie a non finire ed ogni comune ha una propria caratteristica. Cartigliano, ad esempio, si trova a pochi chilometri da Bassano del Grappa, sulla riva sinistra del fiume Brenta. Particolarmente degna di interesse è la Chiesetta di San Giorgio, un’antica cappella la cui facciata principale si offre agli occhi del visitatore con un affresco di San Giorgio a cavallo con al fianco una principessa incoronata. C’è poi Villa Morosini Cappello, costruita dopo il 1581 da una delle più antiche e prestigiose famiglie della Serenissima: si presenta con un corpo centrale rettangolare e su due piani. Il doppio porticato ne percorre l’intero perimetro sia al piano terra, sia al primo piano che al secondo. Ed è proprio di fronte a questa location che si svolge, negli anni dispari  durante il primo weekend di luglio, uno spettacolo particolare.

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Si tratta della Cuccagna dei Morosini, una rassegna in dialetto veneto, che racconta la storia del paese con 350 personaggi in costume d’epoca che interpretano le fasi storiche delle battaglie di Romani ed Ungari, della tirannide di Ezzelino da Romano, fino all'arrivo dei Nobili Veneziani. Quello che rende particolare questa rievocazione storica è il fatto che essa si sviluppi nella rappresentazione di grandi quadri della vita quotidiana. Sul palcoscenico naturale del parco della villa si avvicenda una folla di dame e cavalieri, guerrieri e barbari, popolane e servi, giullari e mangia fuoco, danzatrici e tamburini secondo un intreccio avvincente e ricco di colpi di scena. Ideata e scritta da Raffaello “Sorio” Bonato, la Cuccagna dei Morosini è, insieme, una favola ed un gioco recitato in costume tra musiche, balli e canti.

Il Palazzo, sapientemente illuminato, si staglia su uno sfondo buio dove si infrangono gli ultimi bagliori del tramonto. Al mercato del paese poi arriva un certo Busia dei Sognatori, personaggio fantastico che trascina con sé una folla di miserabili alla ricerca del Palazzo della Cuccagna di cui crede di possedere una mappa. Attraverso numerose difficoltà ed illusioni Busia e la sua gente arrivano al Palazzo di Cuccagna, ma proprio allora Busia muore stremato dalla fatica e così il sogno di quella povera gente rimane ancora tale, impossiible da realizzarsi. Nell’ultima parte Rosina, la figlia dei Morosini, sposa il suo bel pretendente Tonin che vince la sfida al gioco dei dadi. Anche gli spettatori potranno partecipare al gioco e qualcuno, baciato dalla Sorte, avrà il premio.