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Narni cosa vedere e cosa fare

Umbria, cosa sapere su Narni

E' un piccolo gioiello umbro reso celebre in tutto il mondo grazie ai romanzi di C.S. Lewis: andiamolo a scoprire

Veduta di Narni
© iStockphoto
Veduta panoramica di Narni
Splendida realtà in provincia di Terni, Narni è diventata famosa nel mondo per essere stata ispirazione a C. S. Lewis nello scrivere Le Cronache di Narnia, la serie di romanzi fantasy ambientata nell'immaginaria Terra di Narnia. Le sue origini risalgono agli inizi del primo millennio a.C. con l’insediamento osco-umbro di Nequinum, diventato Narnia ai tempi dei Romani. L’epoca medievale porta un grande sviluppo urbanistico e storico, di cui rimangono oggi pregevoli testimonianze. La città, infatti, è particolarmente interessante dal punto di visto storico, artistico ed architettonico. Già ammirando le doppie mura di cinta ci si può rendere conto del piccolo gioiello che è questa cittadina posta al centro dell’Italia. Passeggiando si ammirano i resti del suo passato romano, medievale e rinascimentale tra splendide piazze, chiese e palazzi storici. Tra questi Palazzo dei Priori, uno dei monumenti più belli della città, che arricchisce la piazza omonima con il suo portale, la Loggia del Gattapone, gli affreschi e la parte superiore in stile rinascimentale. In Piazza dei Priori si trova anche l’imponente Torre Civica, risalente al 1200, e Palazzo Sacripante, acquistato nel Settecento dal Cardinale Giuseppe Sacripante ed oggi sede universitaria. Il Museo della città e del territorio si colloca alle spalle del Palazzo Comunale e nei suoi 2700 mq ospita le maggiori opere pittoriche, scultoree e archeologiche che permettono la ricostruzione della storia della città. Per gli appassionati d’arte c’è anche i d’arte il Museo di Palazzo Eroli, la settecentesca dimora nobiliare dell’omonima famiglia, dove allestimenti innovativi nella luce, nelle linee, nei colori e nella visione dell’opera d’arte sorprendono il visitatore. Il museo è diviso nella sezione archeologica che dalla Preistoria arriva fin al Rinascimento e la pinacoteca.



Per raggiungere l’altro monumento simbolo di Narni bisogna percorrere Via del Monte, ed ecco apparire la suggestiva Rocca Albronoz, una fortezza medievale trecentesca che fu dimora di papi e cardinali prima di trasformarsi anche in prigione. Fu fatta costruire proprio per volontà del  cardinale Egidio Albornoz e per i suoi caratteri, oltre che per la posizione, appare come la classica fortezza militare di controllo e dominio della città. In origine era circondata da fossato e da una doppia cinta di mura, che all’interno custodiscono una cisterna in travertino e una cappella. Tra i tanti lavori di ammodernamento quelli del 1484 vedono Sisto IV ordinare un nuovo intervento di fortificazione ultimato da Innocenzo VIII, con il castello che viene collegato con un avamposto costruito nel borgo delle Arvolte presso l'ospedale e costituito da 5 torrioni rotondi. Oggi, quello che una volta era il cortile, è stato adibito a parco tematico ispirato al medioevo. Proseguendo con altri punti di interesse vale la pena ammirare l’antico Ponte di Augusto, il Castello di San Girolamo e la Cattedrale. Il primo risale all’epoca romana ed è situato nei pressi di Narni Scalo, usato anticamente per attraversare la gola creata dal fiume Nera. Il Castello di San Girolamo è un antico convento francescano fondato dal cardinale Berardo Eroli nel 1471, di cui oggi non rimane altro che la chiesa, la base del campanile e pochi altri elementi incorporati nell'odierna costruzione risalente al XIX secolo.



La Cattedrale di San Giovenale è uno dei monumenti artistici più complessi dell’Umbria meridionale, interessante soprattutto per le stratificazioni che, nel corso dei secoli, si sono succedute a partire dall’età tardo-antica nel sito oggi occupato dall’edificio. La chiesa romanica sorge nel luogo in cui la tradizione vuole che sia stato sepolto il primo vescovo di Narni, Giovenale. Consacrata nel 1145 da papa Eugenio III, si presenta con la facciata principale preceduta da un portico quattrocentesco che lascia intravedere i tre bei portali. La facciata laterale ospita un secondo  ingresso sotto un portale arcuato decorato con foglie d’acanto intrecciate. L’interno, a croce latina, è a tre navate con una grande abside poligonale di conclusione. Le colonne, coronate da capitelli a fogliari, sostengono gli archi molto ribassati che dividono le tre navate. Notevole è il coro e la quarta cappella sulla parete destra della chiesa, il sacello dei Santi Giovenale e Cassio. Tra gli altri edifici che meritano una visita anche la Chiesa di San Domenico, un complesso religioso edificato nel 1100 oggi adibito ad uffici comunali, dove la cappella del Rosario si presenta con una bellissima  volta affrescata; la chiesa di Sant’Agostino, con un’edicola dipinta del Quattrocento e la Cappella di San Sebastiano. Degna di nota è anche la piccola chiesa romanica di Santa Maria Impesnole, edificata vero il 1175 dai Benedettini sopra i resti di un tempio pagano: a testimonianza di ciò anche due cisterne di epoca romana nei sotterranei. 



Altra grande attrazione è la Narni Sotterranea, dove una visita guidata porta attraverso i meandri della storia narnese: grazie agli scavi archeologici, è stata scoperta e restaurata una cripta del XII secolo e l’abside di quella che un tempo era la cattedrale della città, Santa Maria Maggiore. Il tour prevede di ammirare le antiche meraviglie sepolte come l’acquedotto della Narnia romana o la Stanza dei Tormenti, che è stata usata come cella del Tribunale dell’Inquisizione. Segui questo itinerario per sapere qualcosa di più su Narni Sotterranea e scoprirne curiosità e segreti
Dai sotterranei all’aria aperta godendo delle attrazioni naturalistiche dei dintorni, come le Gole del fiume Nera raggiungibili grazie ad emozionanti escursioni possibili anche lungo una pista ciclo pedonale: sono 5 chilometri di un percorso che una volta era una ferrovia, che collega  Narni Scalo alla stazione di Nara Montoro, dove si possono ammirare gli spettacolari panorami sul fiume Nera, i resti del Ponte di Agosto, le rovine di un Cantiere Navale romano fino ad arrivare al bacino delle Mole, dove il fume si allarga a creare una splendida laguna dalle acque turchesi e dove ci si può rigenerare immersi nella tranquillità della natura. 

Scopri anche il volto romantico di Narni

Non scordiamoci, però, che Narni è una destinazione perfetta anche per assaporare la cucina tipica umbra: numerosi sono i ristoranti che offrono le tradizionali specialità. La Bandiera, ad esempio, è una sorta di peperonata preparata con zucchine, patate e peperoni tagliati a listarelle o cubetti, fatti stufare in padella con olio extravergine d’oliva, pomodoro e cipolla. La Brosega, piatto a base di pomodori saltati in padella con un soffritto di cipolla uniti a uova strapazzate. Il Brustengolo è invece un dolce povero abbastanza diffuso nelle campagne narnesi, fatto un tempo con la farina di granturco, uvetta, pinoli, noci, nocciole, sottili fette di mele. I primi piatti sono proposti con ingredienti genuini come funghi, asparagi e tartufo: imperdibili le pappardelle o gli gnocchi di patate conditi con il sugo di anatra, lepre o cinghiale. Famose anche le zuppe di legumi e cereali, il piccione arrosto o le ben note grigliate di carne mista, la cacciagione, i formaggi, gli insaccati. Non mancano ottimi vini come il ciliegiolo, il verdetto, il bianco Carsulae e il Castello di Albornoz, uno spumante brut.


 
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