IL CASONCELLO DI PONTOGLIO
Pontoglio ama definirsi il più bergamasco dei comuni bresciani. Paese di confine tramite il suo ponte tra le province di Brescia e Bergamo, vanta un piatto tipico che rappresenta proprio un simbolo di congiunzione tra le due province: il Casoncello. Proprio come un ponte che unisce e non divide, i golosi casoncelli per tradizione si gustano insieme ad amici e parenti invitati anche da paesi vicini, nei giorni intorno a Sant’Antonio Abate (17 gennaio). Ed infatti, anche quest’anno, la mitica Festa del Casoncello è in programma fino al 31 gennaio, per celebrare anche il suo decimo anniversario.
IL CASONCELLO, CHE BONTA’
L’evento gastronomico porta in tavola un piatto che risale addirittura all’Ottocento. Si tratta di una gustosissima pasta fresca con un ripieno di carne. Durante il periodo della Sagra, che quest’anno coincide con la 133esima Festa di sant’Antonio Abate, i casoncelli pontogliesi sono gli indiscussi protagonisti di menu speciali proposti dai ristoranti convenzionati. Chi invece desidera acquistarli e gustarli a casa propria, ne troverà di squisiti e preparati artigianalmente in diversi punti vendita di prodotti alimentari, anche questi segnalati sulla brochure dell’evento.
ALLA SCOPERTA DELLA PROVINCIA DI BERGAMO
LA SAGRA
L’ingresso all’evento è quindi gratuito, ma per assaggiare i casoncelli è necessario prenotare, ad un costo di circa 20 euro per il menu, tra i ristoranti che aderiscono all’iniziativa. Interessanti e coinvolgenti anche gli eventi collaterali, che intratterranno i visitatori con concerti, balli, musica, corse podistiche per bambini, giochi e pignatte. Non mancherà, naturalmente, anche la sacra funzione e i fuochi d’artificio sul fiume per celebrare il Santo.