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Castel di Casio Rievocazione Medievale

Il Medioevo dell'Appennino Bolognese

La Rievocazione Medievale di Castel di Casio è uno dei più importanti appuntamenti estivi della regione

Oggetti medievali
©iStockphoto
Oggetti medievali di armatura
Sull’Appennino in provincia di Bologna si trova il comune di Castel di Casio, che accoglie i suoi visitatori tra il verde dei boschi circostanti e i resti archeologici che ne raccontano le antiche origini. Si tratta infatti di una cittadina medievale che ogni anno viene celebrata con la Rievocazione Medievale. Quest’anno in programma il 17 e il 18 agosto, è una manifestazione con un ricco programma di intrattenimenti lungo le vie del borgo e in due location principali. La prima è Piazza della Torre, lo spiazzo che si trova in prossimità dell’antica costruzione e dove, a partire dal Trecento, si svolgeva un grande mercato ogni prima domenica del mese.

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Non era solo il luogo dove arrivavano merci di ogni tipo da Lucca, Pistoia, Bologna o Pisa, ma era anche lo spazio dove venivano eseguite le condanne a morte, essendo Casio la sede del Capitanato della Montagna e quindi vi si tenevano le sedute giudiziarie dell’intero territorio e vi venivano inflitte le pene stabilite. Le condanne, all’epoca, erano spesso eseguite nei giorni di mercato affinché vi potessero assistere il maggior numero di persone ed erano considerate un vero e proprio spettacolo. La Rievocazione Medievale si svolge in una seconda area di esibizione, ovvero la piazza di fronte alla Chiesa di San Biagio, poco distante dall’antica Torre Medievale. E’ qui che abitanti e visitatori, per due serate, tornano indietro nel tempo, al chiarore delle torce che illuminano i vicoli del paese. Si riscoprono antichi arti e mestieri, si gustano i piatti tipici fino a cimentarsi anche in attività ludiche di una volta. Il tutto ammirando spettacoli di giocoleria, falconeria, duelli e battaglie ed ascoltando musica medievale.

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Il momento più atteso della manifestazione è quello del corteo in costume, in cui il centro storico viene attraversato da nobili, popolani, religiosi, pellegrini, giullari, mangiafuoco, sbandieratori, menestrelli, guardie, soldati, lebbrosi, streghe tutti in abiti medievale. Quest’anno il tema principale si rifa al 1450° anniversario della discesa longobarda in Italia, ed è, quindi, quello del rapporto tra Longobardi e Bizantini, che sul confine appenninico convissero e si scontrarono. Attraverso la living history, accampamenti dei due differenti popoli si propongono con scene di vita quotidiana, culti ed usanze. Il 17 agosto alle 17, per approfondire questo momento storico, nella chiesa parrocchiale è in programma un convegno nel quale vengono esposte le vicende che videro protagonisti Longobardi e Bizantini in questo territorio. 
 
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