Era il 31 ottobre del 1517 quando il frate agostiniano Martin Lutero affiggeva sul portone della chiesa del castello di Wittenberg un elenco di 95 tesi. Era la Disputatio pro declaratione virtutis indulgentiarum ed apriva una pubblica discussione contro la vendita di indulgenze da parte dei religiosi. Gli storici lo ritengono l'atto che ha dato il via alla Riforma protestante, il movimento religioso, politico, culturale che produsse nel XVI° secolo la frattura della cristianità in diverse comunità.
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Quel gesto, infatti, ha esercitato la sua influenza in Germania, in Europa e in America arrivando a toccare il resto del mondo non solo in ambito teologico, ma anche musicale, artistico, economico, linguistico e sociale. Anche in Italia la Riforma di Lutero ha lasciato segni profondi: ne è testimonianza la presenza di chiese evangeliche, sia storiche che più giovani. Tolleranza, libertà di religione e rapporto tra Stato e Chiesa sono i temi per i quali soprattutto i protestanti nella società italiana s’impegnano. La Chiesa evangelica luterana in Italia, la CELI, è stata fondata nel 1949 e conta circa 7000 membri in 12 comunità sparse su tutto il territorio italiano, in maggioranza di lingua tedesca. Nella dottrina, nell'etica e nella vita spirituale la CELI segue le fondamenta gettate da Martin Lutero e dai teologi a lui legati. La comunità più antica è quella di Venezia, la cui storia può risalire fino al periodo della Riforma, mentre le comunità di Trieste e Bolzano sono fondate rispettivamente nel 1778 e nel 1889, quando le zone di cui facevano parte erano sotto il dominio dell'impero asburgico.
Il Giubileo della Riforma viene ritenuto dal parlamento tedesco un “evento di rango mondiale”. La data del 31 ottobre 2017 sarà proclamata giornata di festa in tutta la Germania ma, dopo un anno di celebrazioni, segnerà anche la fine del Giubileo. Wittenberg continuerà comunque ad offrirsi agli occhi del visitatore con la sua nuova veste: la chiesa del castello, al cui portale il riformatore affisse le famose 95 tesi, brilla dopo il restauro completato lo scorso anno, cosi come diversi altri edifici sparsi per la città.