Dalla terra alla tazzina. Indirizzi per caffe' Doc

Viaggio nelle migliori torrefazioni d’Italia, nei luoghi dove il caffè non è solo un caffè, tra riti di degustazione e corsi per assaggiatori di miscele DOC.

A un mese di distanza dalla premiazione ufficiale all’International Coffee Tasting 2008, fanno ancora parlare di sé le migliori aziende d’Italia dove si produce un caffè a prova di medaglia d’oro. Perché ora, a parlare saranno i tanti estimatori della “tazzuliella” che, senza né arte né parte, si troveranno a degustare caffè da Vip magari negli ultimi cinque minuti di una pausa pranzo. Dopo il voto degli esperti, in occasione di una kermesse organizzata da esperti (niente di meno che l’Istituto Internazionale Assaggiatori Caffè), è il momento dei comuni mortali, semplicemente amanti del caffè.

 Alessandria, Arezzo, Bologna, Brescia, Como, Firenze, Modena, Palermo, Perugia, Roma, Savona, Torino, Trento, Varese e Verona sono le città da cui provengono i caffè vincitori, mentre su tutti i modi di preparare il caffè ha sbancato l’espresso, superando di gran lunga la moka, il filtro, la napoletana e le macchine da casa. Un pizzico di sano patriottismo, in questo caso, ci sta tutto e ci aggreghiamo all’entusiasmo di Luigi Odello - segretario generale dell’Istituto Internazionale Assaggiatori Caffè e professore di Analisi sensoriale alle Università di Udine, Verona e Cattolica di Piacenza – che dichiara: “le miscele italiane hanno avuto risultati migliori di quelle straniere: fare miscele di caffè è un’arte tutta italiana che rimane imbattuta nel mondo”.

Tra i grandi nomi di questa arte, spiccano la Torrefazione Saturno di Alessandria, Corsino Corsini di Arezzo, Caffè Terzi a Bologna, Torrefazione Gran Salvador, T.M. Srl dei F.lli Morandini & C.,Torrefazione Caffè Avana, Caffè Agust, Tris Moka e Caffè Cartapani a Brescia, Caffè Milani a Como, Caffè Mokarico a Firenze, Caffè Cagliari a Modena, Angelo Morettino a Palermo, Holly Ulivieri Raffaele Torrefazione Caffè a Perugia, Caffè Paranà di Giannelli Emilio e Caffè Haiti Roma di Azeglio Martella & C. a Roma, Minuto Caffè e La Genovese a Savona, Torrefazione Taurocaf e Costadoro a Torino, Omkafè a Trento, Torrefazione Aryscaffè a Varese e, infine, Torrefazione Artigianale Caffè Roen a Verona.

Alcuni di questi nomi, poi, si traducono in veri e propri harem del gusto alla caffeina, case del caffè dove proprio non c’è spazio per l’improvvisazione e il rito di chi prepara le raffinate miscele si interfaccia con quello di chi le beve. Spazi da intenditori, insomma. Come i locali di Caffè&Caffè by Milani ad esempio, e per volerne estrapolare qualcuno dalla lunga lista d’oro. Se ne trovano a Pavia (Corso Cavour 30), a Como (Piazza Mazzini 17 e Via Bernardino Luini 27), a Cantù (Via Matteotti 17), a Lecco (Via Roma 83), a Seregno (Via Vincenzo da Seregno 25) e a Lissone (Piazza De Gasperi), ma è vietato chiamarli “bar”: design e architettura vanno di pari passo alla ricercatezza del gusto.

In Toscana non mancano i locali certificati a cui il vincitore Caffè Mokarico affida la sua mission: soltanto a Firenze ne compaiono otto. Otto bar speciali dove pretendere di assaggiare quel caffè che “ai Santos brasiliani e centro americani dai sapori marcati mescola Etiopici dolci e Robusta indiani lavati”. Sul sito (www.mokarico.com) è possibile reperire tutti gli indirizzi del caso.

Finendo con una doverosa nota di merito per la Capitale dove, a quanto pare si bevono 1,3 milioni e mezzo di tazzine di caffè al giorno, impossibile non citare su questo tema la Torrefazione Sant’Eustachio (piazza Sant’Eustachio 86, tel. 06/6861309), datata 1938 e sempre stracolma di turisti oltre che di romani.

E a chi proprio non si accontenta di essere “uno qualsiasi” del caffè, ecco un sito che apre un mondo: www.assaggiatoricaffe.org.