Bologna nell'eredità di Lucio Dalla

Una Fondazione è l’ultimo, prezioso regalo che Lucio Dalla sta per fare alla sua amata Bologna. In assenza di un vero e proprio testamento la questione è ancora in sospeso e non ha una definizione ufficiale, ma a mettere d’accordo tutti ci sta pensando l’enorme affetto che legava il cantautore da poco scomparso alla sua città natale. Questa l’indiscrezione filtrata oggi da una lunga riunione tra i parenti dell’artista andata in scena a Via d’Azeglio, nella casa-museo in cui viveva Dalla e luogo in cui non a caso dovrebbe sorgere la Fondazione.   A confermare il tutto ci ha pensato il manager del cantante, Bruno Sconocchia: "Problemi non ce ne saranno, al di là delle ripartizioni patrimoniali che non sono di certo la cosa più importante. La priorità è la tutela del patrimonio artistico di un genio: la nostra unica premura è portare avanti il progetto della Fondazione, già avviato da Lucio. Su una cosa abbiamo una certezza: dalla fondazione non ci spostiamo, non permetteremo che sfumi". Non ci saranno problemi anche perché Bologna era il cuore della vita e dell’ispirazione artistica di Lucio Dalla, e le cinque cugine del cantautore – parenti di quarto grado e, in questo caso più stretti e quindi decisivi nella scelta in assenza di un testamento – non hanno alcuna intenzione di rompere il legame.   I professionisti (avvocati e commercialisti) che hanno affiancato Dalla nella sua lunga carriera sono già al lavoro, e tutto lascia presagire che la Fondazione sorgerà proprio sui 4 piani dell’enorme casa di Via D’Azeglio, già di suo ricchissima di opere d’arte di ogni tipo care al cantante emiliano. Dalla musica alla pittura, dalla scultura alla poesia, la 'Fondazione Lucio Dalla rappresenterà quindi un’occasione preziosa per il rilancio culturale di Bologna.   LEGGI ANCHE:   BOLOGNA, UNA CITTA' IN MUSICA 
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