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Arte Contemporanea, mostre, Italia

Arte contemporanea: le mostre in evidenza in Italia

Dall'arte primitiva a quella messicana 4 importanti mostre mettono in scena l'arte del XIX secolo   

Autoritratto con scimmie
www.palazzoalbergati.com
Frida Kahlo - Autoritratto con scimmie, 1943 
Il Museo delle Culture di Milano, apre le sue porte a Jean-Michel Basquiat uno dei protagonisti della scena artistica americana e mondiale degli anni ’80, considerato uno degli artisti più noti dei nostri tempi. La mostra che s’inserisce nel percorso culturale che mette in relazione le collezioni etnografiche del Museo e la cosiddetta “arte primitiva” con i principali movimenti artistici del nostro secolo, rimarrà aperta fino al 26 febbraio 2017. Scomparso all'età di soli ventisette anni, Jean-Michel Basquiat, in modo diretto e apparentemente infantile, e’ stato in grado di portare all’attenzione del grande pubblico tematiche essenziali sull’identità umana e sulla questione dolorosa e aperta della razza.
 
Circa cento opere raccontano l'arte visionaria di Antonio Ligabue nella grande mostra allestita negli spazi del Complesso del Vittoriano.  Originario della Svizzera tedesca, Antonio Ligabue visse e lavorò a Gualtieri, sulle rive del Po, dopo essere stato espulso dal Paese natale nel 1919. Artista autodidatta, grazie a una visionarietà e a una capacità di trasfigurazione straordinarie, raggiunse quella dimensione pittorica di espressionista tragico, profondamente umana e intrisa di una sensibilità viscerale. Dopo un’intensa attività artistica, spesso oscura se non incompresa e derisa, sarà soprattutto la grande esposizione che il Comune di Gualtieri gli dedica nel 1975, a dieci anni dalla morte, in Palazzo Bentivoglio, a sancire definitivamente il valore dell’artista.
 
Alla Collezione Peggy Guggenheim una retrospettiva sancisce il grande ritorno a Venezia di Tancredi Parmeggiani, tra gli interpreti più originali e intensi della scena artistica italiana della seconda metà del Novecento. Si tratta di “La mia arma contro l’atomica è un filo d’erba. Tancredi. Una retrospettiva” che rimarrà visitabile a Palazzo Venier dei Leoni fino al 13 marzo 2017. Tancredi è stato l’unico artista, dopo Jackson Pollock, con il quale Peggy Guggenheim stringe un contratto, promuovendone l’opera, facendola conoscere ai grandi musei e collezionisti d’oltreoceano e organizzando alcune mostre, come quella del 1954 proprio a Palazzo Venier dei Leoni. 
 
S'intitola “La Collezione Gelman: arte messicana del XX secolo. Frida Kahlo, Diego Rivera, RufinoTamayo, María Izquierdo, David Alfaro Siqueiros, Ángel Zárrag” la mostra che porta a Palazzo Albergati ben sedici opere fra le più iconiche di Frida Kalho. La Collezione Gelman nasce, infatti, nel 1941 quando Jacques Gelman e Natasha Zahalkaha, due emigrati dall’Est Europa, si sposano a Città del Messico. Jacques era un ebreo russo di San Pietroburgo, emigrato in Francia dopo la rivoluzione d’ottobre e arrivato nel 1938 in Messico, dove fece fortuna producendo i film comici del  Charlie Chaplin messicano Mario Moreno. Nel 1943 Jacques commissiona a Diego Rivera il ritratto di Natasha: l’incontro con Diego e Frida Kahlo è l’inizio di una grande avventura collezionistica, che Natasha continuerà con altri acquisti anche dopo la morte del marito, avvenuta a Houston nel 1986.
 
 
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