Tabu': la legislazione in materia

A tuttoggi in Italia girare nudi per le spiagge o in altro luogo ameno e solitario non è legale. Qui entra in gioco il rispetto del buon costume e loffesa al normale pudore, riconosciuto dalla Costituzione. E a ogni estate si riaprono dibattiti, polemiche e risse su quale sia il limite tra ciò che è lecito e ciò che, invece, non lo è. La legge italiana non punisce il nudismo ma gli atti osceni in luogo pubblico, spesso soggetti a libera interpretazione. Negli ultimi anni ci sono stati casi di arresti di nudisti per atti contrari alla pubblica moralità ma le sentenze dei tribunali si stanno dimostrando più inclini allassoluzione dei cittadini che decidono di spogliarsi in pubblico. La Corte di Cassazione ha infatti stabilito che, se lesibizione del nudo è assolutamente composta, non costituisce reato. Oggi, per la maggior parte dei naturisti (basta leggere alcune mailing list, italiane e straniere su appositi siti online) la pudicizia è spesso uno schermo imposto dalle convenzioni sociali: il nudo integrale, si afferma, se non è teso a fini provocatori, non può essere considerato lesivo per la moralità. Sono due le proposte di legge presentate, tra il \'96 e il \'99, proprio in questi giorni oggetto di esame alla Camera in Commissione Affari sociali in un testo unificato. Il testo prevede il riconoscimento delle pratiche del naturismo e del nudismo e favorisce la concessione di appositi spazi ad opera dei Comuni.