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pretoria villa di Oscar pistorius intervista

Sudafrica: Pretoria si tinge di giallo

Il paese d'origine di Oscar Pistorius è sotto choc per l'arresto del campione paralimpico accusato di aver ucciso la sua fidanzata. L'atleta ha un forte legame con la sua terra. Ecco cosa dichiara 3 anni fa a un'intervista rilasciata a Turismo.it

Pretoria, Sudafrica
©Shatterstock
Oscar Pistorius ha 27 anni e fin dalla nascita convive con due protesi alle gambe. La corsa sembrava quindi a lui preclusa e, invece, ha dimostrato che lavorando tanto e tenendo duro si può raggiungere qualsiasi obbiettivo. Questo giovane ragazzo sudafricano, infatti, non solo corre con delle speciali protesi in fibra di carbonio, denominate cheetah, ma detiene anche il record del mondo sui 100, 200 e 400 metri piani. Nel 2007 è in gara con i normodotati al Golden Gala di Roma, corre la batteria B dei 400 e arriva 2° ma è nel 2012 che ottiene il traguardo più importante della sua vita: partecipa alle Olimpiadi nel 400 metri e nella 4x400, primo nella storia a farlo. Purtroppo l’arresto per omicidio rischia di oscurare la fama che Pistorius si era guadagnato nel mondo, diventando un esempio di forza e ottimismo nell’ambito dello sport disabile.

LE FOTO SU SPORT.IT OSCAR PISTORIUS: IL FUTURO E' ADESSO

Nel 2009 lo avevamo incontrato, in occasione della presentazione che Pistorius aveva fatto a Milano, con la presenza di Nelson Mandela, della sua nuova fondazione africana. “Si chiama The Sole of Africa (www.thesoleofafrica.org) ed è un programma di assistenza per le vittime delle mine antiuomo. Li aiutiamo donando loro le cose necessarie per vivere una vita migliore dalle stampelle alle protesi alla sedia a rotelle”.

Che cosa rappresenta la corsa per te?
Sento che mi appartiene come fosse parte integrante della mia esistenza come rimanere in forma e mangiare sano, tenere duro e perseverare per raggiungere i miei obbiettivi.

Come ti prepari prima di affrontare una nuova gara? Hai un particolare rituale?
Sì ce l’ho, la notte precedente prendo un foglio di carta e pianifico la mia tattica, so in quale corsia sono e cerco di focalizzare in quale settore della pista ho bisogno di correre più veloce.

Per il tuo lavoro devi viaggiare molto, che genere di viaggiatore sei?
Credo di essere un viaggiatore rilassato. Mi piace girare una città e scoprire la cultura e la storia del luogo, ma quando sono in vacanza non voglio dover correre.

Che cosa non manca mai nella tua valigia?
I miei occhiali Oakley e il mio blackberry! Non posso vivere senza.

Qual è il viaggio di cui conservi un maggiore ricordo?
Vado in Mozambico almeno una volta all’anno ed è di una bellezza sconvolgente. Non ci sono molte infrastrutture ma le persone sono contente e apprezzano ogni giorno della loro vita. La natura poi è completamente incontaminata e si può cogliere in tutta la sua bellezza.

Se dovessi suggerire un luogo da visitare in Sudafrica quale potrebbe essere?
Ovunque lungo la strada che porta da CapeTown a Knysna. Sono luoghi meravigliosi, il paesaggio da collinare diventa una fitta foresta fino a raggiungere il mare circondato da spiagge bianchissime.

In questo momento ti stai allenando in Toscana. Che cosa pensi dell’Italia e che cosa ti piace di più di questo Paese?
Adoro l’Italia, mi ritengo molto fortunato ad essere nella posizione in cui sono e poter avere la possibilità di conoscere persone molto ospitabili e amichevoli che rendono i miei allenamenti facili e rilassati. Oltretutto la Toscana è un luogo stupendo e tranquillo e questo mi è di grandissimo aiuto. 

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