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Musei per i bambini

Piccoli viaggiatori crescono

Mamme in viaggio, niente paura. Lo sapevate che esistono i Musei dei Bambini? Luoghi stimolanti sparsi per il mondo. Il più antico ha poco più di 100 anni e si trova a Brooklyn.

Brooklyn Children's Museum
©Brooklyn Children's Museum
Se siete in viaggio in una grande città con i vostri figli e volete fargli trascorrere qualche ora occupati in attività interessanti e adatte alla loro età,  non disperatevi perché, oltre ai molti musei d’arte che ormai da anni organizzano anche attività per l’infanzia, esistono, in ogni parte del mondo, i Musei dei Bambini. Dagli Stati Uniti all’Australia, dal Giappone all’Ecuador, dal Messico ad Israele, dal Canada alla Nuova Zelanda, dal Venezuela alla Corea e, in Europa, in Francia, Gran Bretagna, Portogallo, Austria, Irlanda, Olanda, potrete trovare uno di questi luoghi pensati appositamente per stimolare l’apprendimento, la curiosità e la creatività di bambini e ragazzi.

Il primo e più antico Museo dei bambini di tutto il mondo ha poco più di 100 anni ed è quello fondato nel 1899 nella città di New York, e più precisamente a Brooklyn, da una pioniera nel campo della pedagogia, Anna Billings Gallup. Lo scopo del Museo è stato, fin dalle origini, quello di coinvolgere bambini e ragazzi di tutte le età in attività ed esperienze in campo artistico e scientifico e, più recentemente, di sensibilizzarli alle tematiche ambientali. Nel rispetto dell’ambiente è stato realizzato anche l’ampliamento del Museo, di un bel colore giallo. Per una leggera pausa gastronomica si può approfittare del colorato e allegro Kids Café, oppure se la stagione lo permette è molto piacevole organizzare un picnic nel parco che è alle spalle del Museo, il Brower Park. A New York oltre a questo, ci sono anche lo Staten Island Children’s Museum,  il Children’s Museum of Manhattan, e il Sony Wonder Technology Lab.

Se quello di Brooklyn è il più antico Museo dei bambini, il più grande, grazie ai suoi 15.000 mq, è quello di Indianapolis. E’ nato negli anni ’20, più precisamente nel 1925 ed è il quarto più antico del mondo.  Ha sempre prestato particolare attenzione alla cultura sociale e agli scambi interculturali. Nel 1984 la collezione del Museo si è arricchita di oltre 50.000 tra giocattoli e oggetti d’arte popolare provenienti da 120 paesi di tutto il mondo, donati al Museo da Frank e Theresa Caplan. E negli anni ’90 il Museo è stato dotato di un Planetario da 130 posti. Oltre alle molteplici attività per bambini proposte, il Museo accoglie anche mostre di grande livello come quella dedicata al grande artista Alexander Calder che ha portato in sette mesi oltre 768.000 visitatori.
 
Nel vecchio continente, invece, i Musei dei bambini sono relativamente ‘giovani’. Il primo, la Cité des Enfants, è sorto a Parigi alla fine degli anni ’80 all’interno della Cité des Sciences et de l’ Industrie nel parco della Villette. E’ diviso in due spazi distinti uno per i bambini da 2 a 7 anni e uno per quelli da 5 a 12 anni dedicato prevalentemente alla scoperta e la sperimentazione scientifica e tecnologica. Quello per i più piccoli è stato inaugurato solo alla fine del 2007 ed è diviso in 5 zone a tema dedicate alla scoperta, all’apprendimento e alla socializzazione. La nuova Cité des enfants ha però conservato le attività che l’hanno resa famosa, come la Macchina che fa le bolle e il Cantiere.

In Italia sono ancora pochi questi luoghi dedicati all’infanzia. A Roma, in quelli che una volta erano i locali di una rimessa di autobus, ora sorge il Museo dei bambini Explora. Una piccola città a misura di bambino dove è possibile entrare in contatto diretto con esperienze della vita quotidiana, dove si può osservare, toccare e sperimentare. E’ strutturato in 4 sezioni che hanno come obiettivo quello di far scoprire i segreti del corpo umano, di far sperimentare esperienze della realtà, di sensibilizzare i bambini alle tematiche ecologiche e al rispetto dell’habitat naturale, di metterli in contatto con le nuove tecnologie legate ai mass media.

Toccare, provare, sbagliare è anche il motto della Città dei Bambini di Genova, la più grande d’Italia, allestita all’interno del complesso dell'Acquario. 3000 metri quadrati divisi in tre zone, una dedicata ai piccolissimi (2-3 anni), una per i bambini dai 3 ai 5 e la terza per quelli dai 6 ai 14 anni. 96 postazioni, 9 isole tematiche, laboratori e animazioni che permettono di stimolare la curiosità e la voglia di apprendimento di bambini e ragazzi mettendoli in contatto in modo divertente e interessante con scienza e tecnologia. Stessa filosofia sottende anche l’Officina dei piccoli di Napoli che ha sede all’interno della Città della Scienza, nata nella metà degli anni Novanta sull’ex Polo industriale di Bagnoli. Uno spazio interattivo totalmente dedicato alle scoperte scientifiche, alla fisica, alla matematica, all’astronomia, alla biologia e anche qui la parola d’ordine è vietato non toccare!

Link utili:
www.brooklynkids.org
www.childrensmuseum.org
www.cite-sciences.fr
www.mdbr.it
www.cittadeibambini.net
www.cittadellascienza.it
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