L'ecosistema dell'Antartide è fortemente a rischio per l'invasione di piante “clandestine”. Colpa dei turisti, secondo uno studio dell'Accademia delle Scienze degli Stati Uniti (Pnas): ogni anno, sono 30.000 i turisti che visitano il continente antartico, contro i 7.000 ricercatori, e a quanto pare sono proprio i turisti a portare con sé i semi di piante provenienti dalle limitrofe zone fredde – e quindi adatte a sopravvivere nei climi rigidi – intrappolati nei loro vestiti. Le piante crescerebbero dunque approfittando dell'aumento delle temperature polari.
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Secondo il Pnas, tra il 2007 e il 2008 oltre 2.600 piante “aliene” sono arrivate nel continente, una quantità che dovrebbe poter modificare l'ecosistema entro il 2100. Il fenomeno si sta estendendo anche alle regioni orientali e del mare di Ross. La proiezione è preoccupante e dimostra che nemmeno le regioni più remote sono immuni all'ingombrante presenza dell'uomo.
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