Modigliani scultore a Rovereto

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Fino al 27 marzo "Modigliani scultore" è ospite del Mart di Rovereto con un’ esposizione importante, che propone una lettura dell'artista di Livorno dall'angolazione, più intimista e forse ancora poco indagata, del suo periodo di scultore in pietra. Tra il 1911 e il 1913, infatti, Modigliani visse la sua fase di attenzione per la scultura, senza però aderire alla moda parigina del momento dei busti bronzei, ma concentrandosi sulla pietra ed in parte abbandonando temporaneamente la pittura. Ne esce una produzione limitata nel numero di 25 forme enigmatiche di una purezza che contamina l'ambiente circostante, coi tratti allungati tipici dei quadri antropomorfi del Modì, e un rimando alle suggestioni arcaiche di stampo greco. La mostra riesce a mettere insieme un numero eccezionale di circa dieci teste scortate da una serie rarissima di disegni preparatori ancora esistenti, accuratamente selezionati per mettere in evidenza il rapporto tra progetto e realizzazione. Tra le opere esposte figurano la testa in pietra proveniente dal Centre Pompidou accanto al Bacio Costantin Brancusi, due capolavori di Modigliani, come le teste di Minneapolis e di Washington (mai viste insieme, in Italia) a fianco della Battista Sforza di Francesco Laurana, uno dei busti in marmo più celebri del Rinascimento italiano. Fino alle due teste modiglianesche provenienti da Philadelphia e Londra, che raccontano la fascinazione di Modì per le maschere africane provenienti dal Gabon e dalla Costa d'Avorio. Informazioni www.mart.trento.it

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