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Alto Adige 2. Le perle dello Sciliar

Le perle dello Sciliar

L'imponente massiccio dello Sciliar è l'emblema di tutto l'Alto Adige. Attorno al Parco Naturale che prende il suo nome sorgono paesi di grande fascino, paradisi per sport e relax.

Castelrotto
©Dolomiten Alpin
1. Parco Naturale Sciliar-Catinaccio

Fa parte degli otto parchi naturali che definiscono il patrimonio ambientale protetto dell’Alto Adige. Il Parco Naturale Sciliar-Catinaccio si estende su una superficie complessiva di 6.796 ettari nelle Dolomiti altoatesine occidentali ed include i comuni di Castelrotto, Tires e Fiè allo Sciliar. È il parco altoatesino più antico e, tra le sue gemme ecoturistiche, offre il laghetto di Fiè. L’imponente massiccio dello Sciliar è uno degli emblemi di tutto l’Alto Adige, non solo per l’altezza ma anche per la forma:  con le sue due cime, Punta Santner a 2.413 m e Punta Euringer a 2.394 m, il massiccio vanta un profilo del tutto particolare, che salta subito all'occhio.

2. Castelrotto

L'attrazione centrale del paese è la chiesa parrocchiale con il suo monumentale campanile, consacrata a San Pietro e Paolo. Le cappelle del Monte Calvario e diverse altre chiese, sono testimonianze di un passato basato molto sulla religione e anche della grande creatività degli artisti locali. Tra le rovine da visitare, quelle del castello Rovereto ed il Castel Forte. Dalle rovine del castello è facile raggiungere il  maso "Pflegerhof" dove si effettuano coltivazioni biologiche: sono disponibili 80 tipi diversi di erbe aromatiche e officinali.

3. Siusi allo Sciliar

A 1000 metri sopra il livello del mare si trova il piccolo paese di Siusi allo Sciliar, circondato dalle Dolomiti del Fassa, il Parco Naturale dello Sciliare e l'Alpe di Siusi. E’ un concentrato di tradizioni altoatesine che ha attirato nobili personaggi  come Max Valier, Sigurd Ibsen e Arturo Toscani. La natura del Parco Naturale dello Sciliar circonda l’ambiente non privo di storia e cultura, chiese e rovine da visitare, come la rovina di Castelvecchio, eretta dal Signor Hauenstein nel XII, rimasta  per un periodo in possesso del trovatore Oswald von Wolkenstein.

4. Fiè allo Sciliar

Si passano dai 315 ai 2564 metri in questo comune dell’Alpe di Siusi famoso per la sua gastronomia prelibata e per la sua aria salubre che lo fa annoverare tra i “luoghi di cura” del Belpaese. Ai piedi dello Sciliar c'è una piccola oasi, il laghetto di Fiè che, durante l’inverno, invita a pattinare sul ghiaccio. Il castello medioevale Presule è un bel colpo d’occhio immerso nella natura e può essere visitato quasi tutto l'anno.
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