Cinque regioni del vino. Quasi 4000 ettari coltivati. E' una vera sorpresa assaggiare un buon bicchiere di vino israeliano. Il paese Mediterraneo infatti produce ottimi rossi e bianchi, davvero apprezzati a livello nazionale e internazionale, e il numero delle cantine aumenta: al momento esistono più di 25 cantine commerciali e oltre 150 boutique in tutto il paese, che esportano ovunque nel mondo, soprattutto negli Stati Uniti. Le cinque zone di produzione sono: Galilea–Golan, Shomron, Samson, Colline della Giudea e Negev.
Nel Negev, la zona più arida d’Israele ad un’ora da Tel Aviv, la coltivazione della vite, risale ai nabateani, ben 1500 anni fa. Alcuni vigneti sorgono al limitare del deserto, un paesaggio davvero unico, per chi come gli italiani, è abituato ad associare il vino ai dolci paesaggi collinari. Nel Negev si coltivano uve Cabernet, Merlot, Sauvignon bianco, Syrah, Carignan e Zinfandel. Da queste parti il vino è particolarmente aromatico, date le condizioni climatiche e del terroir, elemento fondamentale per avere un profumo e un gusto unici. Alcuni vigneti sorgono nella zona collinosa della Foresta di Yatir. Vicino ai vigneti del Kibbutz Sde Boker, si può anche visitare la casa e la tomba di David Ben Gurion. Nella stessa area si possono raggiungere alcune fattorie a conduzione familiare vicino alle rovine nabateane di Avdat e Nitzana.
Da segnare in agenda una sosta ai centri vinicoli di Rishon le-Zion e Zichron Ya’acov. La cooperativa nata a Rishon, conosciuta come Carmel, vale una visita. Nel Centro per la Cultura del Vino si organizzano degustazioni guidate e si può mangiare nel Bistrot della proprietà: in menu piatti della tradizione mediterranea. Altrettanto famose sono le aziende Golan Heights Winery, Barkan Wine e Eliaz Binyamina. La prima è stata fondata nel 1983 e si trova nella cittadina di Katzrin, proprio sulle alture del Golan. Premiatissime sono le etichette Yarden e Gamla, da acquistare o assaggiare sul posto. E' il vino rosso la passione di Barkan Wine che produce dalla fine dell'Ottocento vicino alla città di Ariel. Tra i più noti dell'etichetta il Cabernet Sauvignon, vero orgoglio della cantina. Infine Eliaz Binyamina una delle più grandi produzioni del paese, nata negli anni Cinquanta. Da assaggiare le bottiglie Binyamina Reserve, con 8 titoli tra rossi e bianchi. Nel Visitor Center è possibile fare degustazioni e acquisti.
In Israele è inoltre possibile provare il Vino kasher. In questo caso la vite viene lavorata in modo tradizionale, seguendo alcuni precisi precetti. La pianta viene privata dei germogli per i primi tre anni, senza dare frutti. Dal quarto anno il vino potrà produrre frutti ed essere lavorato per soli sette anni, come indica una legge dell’Antico Testamento. A fine pigiatura viene celebrata una cerimonia durante la quale si disperde l’1% del vino prodotto per simboleggiare la quota anticamente versata al tempio di Gerusalemme.
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Informazioni utili: www.goisrael.com