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Benzina sempre più cara: ecco dove costa meno

Se non si ha in programma un viaggio all'estero verso quei paesi dove il prezzo del carburante è ancora contenuto, ecco la soluzione per affrontare il caro benzina in Italia

Stazione di benzina
©Shutterstock
Sempre più stufi dei continui aumenti sul prezzo del carburante, gli automobilisti stanno aspettando la fatidica data del 6 giugno per dire un “basta” con un’azione collettiva. Questo segnale di protesta contro gli aumenti che in continuazione gravano sulla benzina e più in generale sull’auto è più che sentito. Si rischia, infatti, di non potersi più permettere di prendere la macchina per organizzare un viaggio, uno spostamento e più importante le prossime vacanze itineranti.

Ormai guidare è diventato quasi un’impresa, data la spesa davvero troppo consistente: si controllano ossessivamente i consumi, i numeri del display del distributore che scorrono inesorabili, si cerca di regolarizzare la velocità per  consumare meno.  Ma non ovunque è cosi: è partita la caccia al paese dove si paga di meno la benzina, in modo da orientare li i prossimi spostamenti a lunga percorrenza.

Sembra infatti che Romania, Bulgaria e Cipro siano le destinazioni dove il costo del carburante al litro non abbia numeri esorbitanti, ma si aggirano rispettivamente intorno a 1,310 euro, 1,325 e 1,380 euro. Segue poi l’Estonia, con circa 1,396 euro a litro e la Lituania, con 1,434 euro. Il problema italiano riguarda soprattutto la distribuzione degli impianti e il fatto che ci sia poca propensione verso l’uso del serf service (solo il 30% degli italiani sfrutta regolarmente le pompe senza servizio dell’operatore). Il nostro Belpaese può contare 23 mila distributori di benzina, contro i 14.800 della Germania, i 12 mila della Francia e gl 8.900 della Gran Bretagna. Il risultato è che percorriamo meno strada per fare benzina e paghiamo di più la presenza del distributore.

Una soluzione da prendere potrebbe essere quella di rivolgersi ai distributori low cost, ossia le pompe bianche, chiamate anche pompe no logo. Si tratta di quelle pompe che sono indipendenti e svincolate dalle grosse compagnie petrolifere e che gestiscono piccoli volumi di carburante: non dovendo affrontare molte spese di trasporto, gestione e pubblicità, riescono ad avere sul mercato margini lordi molto vantaggiosi che si ripercuotono sul prezzo finale.

Ecco perché, un litro di benzina verde ad una pompa bianca può costare anche dai 6 agli 8 centesimi in meno rispetto ad un distributore di una grossa e più conosciuta marca; il che vuole dire 4 euro in meno su un pieno di 50 litri. La distribuzione sul territorio è ancora molto limitata, si parla di un 5%, ma già il fatto che esistano è un incentivo a non far del tutto scoraggiare il viaggiatore on the road.

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