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Artigianato italiano aosta pizzo merletti di Cogne

A Cogne si fa il pizzo

Tutta l'autenticità dell'artigianato locale è custodita nelle mani delle donne valdostane che, fedeli alla tradizione, portano avanti l'arte del pizzo al tombolo.

Lavorazione merletti Cogne
Courtesy of©lovevda.it
Sospeso a quota 1.534 metri tra le affascinanti montagne della Valle d'Aosta, Cogne, un pittoresco villaggio alpino al cospetto del Gran Paradiso, oltre ad essere la porta d’accesso al Parco nazionale Gran Paradiso ed una rinomata località sciistica, ha un passato ricco di arte, cultura, tradizioni enogastronomiche e antichi mestieri che si tramandano ancora oggi come quella dei suoi merletti, detti "les Dentelles de Cogne" dal francese "dent", dente, in quanto i suoi merletti molto ricordano nella forma i denti.

LA TRADIZIONE L’arte del pizzo arriva dalla Francia ed ha raggiunto la Valle d’Aosta nel 1665 quando alcune monache benedettine, provenienti dal monastero di Cluny, portarono con sé le proprie abilità che condivisero con le donne del luogo insegnando loro a maneggiare fuselli e intrecciare fili di lino, un tesoro che divenne parte integrante dell’artigianato locale e, nel corso dei secoli, tramandato con abile maestria di madre in figlia senza cartoni pre-stampati con il disegno da riprodurre così come era uso in terra francese ma semplicemente facendo affidamento alla propria memoria e bravura.

LE CARATTERISTICHE Il lavoro di cucitura dei merletti era ed è tutt’oggi una prerogativa del gentil sesso che, con le esili mani dalle veloci dita e, avvalendosi del tombolo, un cuscino quadrettato imbottito di paglia e lana, si adoperano per l'intreccio utilizzando dei fuselli con la tecnica chiamata "a fili continui". A differenza del sistema tradizionale, non si lavora facendo riferimento ad un foglio con il disegno del merletto preimpostato ma, con precisione e pazienza, si fa fede alla propria testa appuntando il lavoro con spilli dalla capocchia multicolore in maniera tale da poter dare vita a sottili trame di filo di lino la cui larghezza oscilla da un paio di centimetri fino ad un massimo di 7/8 cm .

IL TERRITORIO Il punto di riferimento in città per chi è appassionato di pizzi e merletti è le Coop. Les Dentellières de Cogne, in Rue Doct. Grappein 50, ospitata all'interno della Maison de Pitz, nel centro storico di Cogne, una location cara alla tradizione in cui ammirare due sale ricche di preziosi manufatti e, allo stesso tempo, contemplare dal vivo le merlettaie all’opera intente a lavorare in filo di canapa, cotone e lino

INDIRIZZI Malgrado gli antichi mestieri siano per lo più caduti in disuso, ci sono tradizioni che, per passione e amore, continuo a sopravvivere portati avanti da coloro che desiderano tenere viva una tipica arte valdostana, motivo per cui si contano circa una trentina di merlettaie riunite in cooperativa che lavorano ancora il pizzo come ai vecchi tempi, intente a dare vita oltre ai classici merletti, abat-jour, portabottiglie e vassoi.

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