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24 ore a Monaco: dalla sbornia al risveglio

Come vivere la città durante la Festa della Birra più famosa al mondo.

Veduta aerea
©Shutterstock
Dopo aver indagato su come nasce il mito della birra a Monaco, vediamo di capire come poter ottimizzare un weekend durante le giornate della mitica festa o cosa fare anche in poco più di 24 ore, non prima di essersi assicurati un posto dove dormire. Per sceglierlo, consultate la lista dei migliori 10 hotel da scoprire a Monaco di Baviera, su Consigli.it 

Arrivando di venerdì sera si inizia subito con una sosta gastronomica per assaporare quante di meglio offre la cucina tradizionale: dove? In una delle tradizionali taverne o nei locali storici come la birreria Hofbrauhaus, in Platzl 9, per assaggiare stinco di maiale e polpette di pane e patate. Dopo un’allegra cena in cui è consentito alzare il gomito (ma non troppo) vale la pena pernottare all'Hotel Vier Jahreszeiten Kempinski Munchen, il cinque stelle su Maximilianstrasse, la via dello shopping più famosa di Monaco. Ad attendervi suggestive stanze con affreschi, arredi eleganti ma con tocchi moderni, suite di design o arredate in memoria di Massimiliano II, dove impera il lusso. In questo hotel nel cuore della città non potete per derive una nuotata nella piscina della Spa, che si affaccia sui tetti della città.

Sabato mattina, cercando di non alzarsi troppo tardi, vi aspetta il salotto di Monaco, ovvero Marienplatz, la piazza più antica: la Neues Rathaus, il nuovo municipio, è il palazzo in stile neogotico sormontato dal München Kindl (il Bambino di Monaco), dove si può ammirare anche il Glockenspiel, l'orologio meccanico che danza a ritmo di musica, famoso per essere il più grande carillon della Germania. Sopravvissute ai bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale sono le due torri che svettano sulla Frauenkirche, la cattedrale gotica di Nostra Signora: per godere della vista mozzafiato sull’intera città e le vicine Alpi bisogna salire su una torre che porta fin quasi a cento metri di altezza.

Pausa pranzo all'Englischer Garten (Giardino inglese), il grande parco cittadino ideale per stendersi al sole e fare un pic-nic sull’erba. Simboli del parco da visitare sono Chinesischer Turm, la torre cinese e il Monopteros, un tempietto circolare in stile greco costruito nel 1836. Il pomeriggio è dedicato all’arte: dopo i quartieri eleganti e le chiese barocche è la volta dei musei, come quelli nel quartiere Maxvorstadt.

Alla Alte Pinakothek si possono ammirare opere classiche e dipinti di Giotto o Leonardo da Vinci; alla Neue Pinakothek si trovano opere di pittura e scultura da Renoir a Van Gogh e alla Pinakothek der Moderne via libera alle tinte accese delle opere di Warhol, Matisse o Picasso. Altro indirizzo è la sperimentale Haus der Kunst, dove esibiscono i migliori giovani artisti e le star dell’arte contemporanea.

Come non cenare in uno dei “giardini della birra” i Biergarten, ricavati dagli antichi luoghi di produzione della birra. L’Augustiner-Keller appartiene al birrificio più antico di Monaco, l’Augustiner-Bräu, ed è datato 1812.

La domenica, prima di ripartire, tappa obbligata è quella all’Allianz Arena, lo stadio: disegnato dagli architetti svizzeri Herzog & Meuron ha permesso di rivalutare il quartiere Fröttmaning, che si trova vicino all’aeroporto, dotandolo di aree verdi, percorsi pedonali, piste ciclabili, giochi per i bambini e zone per gli spettacoli all’aperto. Il tempio sportivo del Bayern Monaco è diventato cosi adatto alle esigenze di tutti.

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