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Le fisarmoniche di Stradella

ARTI E MESTIERI- Dalle note di Conte al successo di Dallapé: in provincia di Pavia ha sede la più grande produzione italiana dello strumento musicale più utilizzato nel folklore nazionale

Fisarmonica
Courtesy of@Aleksandr Kurganov/Shutterstock
“Ti sei addormentata  non appena tu sei salita  dopo il ballo domenica sera è sempre così e mi tocca riportarti fino a casa e i chilometri sono più lunghi perché è grigia la strada ed è grigia la luce e Broni, Casteggio, Voghera son grigie anche loro c'è solo un semaforo rosso quassù nel cuore, nel cuor di Stradella che è quella città dove tutte le armoniche di questa pianura”. Così cantava Paolo Conte nella sua celebre canzone "La fisarmonica di Stradella", deliziosa realtà dell’Oltrepo, uno dei principali centri di produzione della fisarmonica al mondo legata al nome di Mariano Dallapé, colui che, nel 1876, portò la cittadina pavese a spiccare non solo come strumento folcloristico legato alla tradizione popolare bensì ad un vero e proprio alleato del suono adoperato per riprodurre tutti i generi musicali, compreso il repertorio classico.

LA TRADIZIONE L’arrivo della fisarmonica nel Belpaese risale alla prima metà dell'800 e, se in un primo momento era Castelfidardo, in provincia di Ancona, la roccaforte legata alla produzione di questo strumento grazie al successo legato alla figura di Paolo Soprani che diede vita, nel 1863, alla prima fisarmonica italiana, gli occhi si puntarono successivamente su Stradella il cui nome è strettamente connesso al trentino Mariano Dallapè, colui che diede una grande svolta alla produzione musicale quando, per riparare il suo vecchio akkordion, trasformò l’ arcaico organetto in una più articolata fisarmonica a cassetta. Nel 1890 con l'introduzione dei famosi bassi “tipo Stradella”, spianò la strada ad una nuova attività che diede vita all’apertura di innovativi laboratori di produzione, circa 38 entità produttive erano operative impiegate 1.200 persone, un’attività di successo universale che portò Stradella sulla bocca di tutti tanto da essere chiamata “la patria della fisarmonica moderna”. Il suo operato subì una fase d’arresto nel secondo dopoguerra quando, a partire dagli anni ’60, a seguito dei diversi gusti musicali, del cambio delle mode e delle difficoltà a carattere economico, mandando in crisi la produzione di fisarmoniche in crisi con la conseguente chiusura della maggior parte delle fabbriche stradelline di cui, oggigiorno, ne rimangono solo cinque ancora operative.

LE CARATTERISTICHE La fisarmonica è un strumento a cui lavorano gli armonicisti stradellini, gli intonatori alla continua ricerca tecnica della perfezione desiderosi di fornire prodotti in grado di rispondere alle esigenze del mercato: sono tanti i fattori che contribuiscono a regolamentare il suono , variabili legate ai materiali utilizzati, la voce, la meccanica, il supporto utilizzato, il legno e le dimensioni della cassa.

IL TERRITORIO La storia, i segreti e le curiosità relative allo strumento musicale più famoso di Stradella è raccontata all’interno delle mura del Civico Museo della Fisarmonica “Mariano Dallapè”, un polo culturale di grande impatto in quanto testimonia il passato, il prestigio ed il valore di questa realtà il cui nome è noto al mondo intero. Aperto nel 1999, fino ad oggi il museo si è evoluto molto grazie agli acquisti e alle donazioni da parte di privati che permettono di ammirare il prototipo di fisarmonica moderna realizzato da Mariano Dallapè a Stradella nel 1871 ma anche gli antichi arnesi da lavoro e i materiali impiegati nelle fasi realizzative che fanno sentire protagonisti della vita di un vero laboratorio artigiano, tra attrezzature originali, il banco da lavoro oltre all’esposizione dei differenti modelli di fisarmonica che permettono di comprenderne l’evoluzione tecnico-estetica.

INDIRIZZI A partire dagli anni ’60, in città si contano solo cinque laboratori attivi là dove si continua a portare avanti la tradizione lombarda: qui, previa richiesta, è possibile fare visita alla Beltrami Fisarmoniche, Maga Fisarmoniche, Fisarmoniche Stocco, l'antica Fabbrica Armoniche Mariano Dallapè & Figlio, laboratori che permettono di entrare nel vivo del mestiere osservando, passo dopo passo, tutte le fasi necessarie per la realizzazione delle differenti tipologie di fisarmoniche. Curioso da visitare anche il Santuario dei Fisarmonicisti, in località La Cappelletta, un luogo caro ai musicisti che qui rendono omaggio alla Madonna della Salute, la protettrice dei fisarmonicisti e, ogni anno, il 14 settembre, accoglie raduni internazionali mentre, ogni domenica, è possibile assistere alla messa deliziati dalle soavi sonorità delle musiche realizzate con i preziosi strumenti.

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