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Piemonte: 4 cose da sapere sugli ombrelli di Gignese

Tra mito e storia, nella provincia Verbano Cusio Ossola si scoprono le origini di quello che è molto più di un semplice oggetto per ripararsi dalla pioggia

Museo dell’Ombrello e del parasole
Courtesy of©gignese.it
Museo dell’Ombrello e del parasole
In provincia di Verbano Cusio Ossola, a circa 10 km da Stresa, si trova Gignese, un borgo che rende omaggio a uno di quegli oggetti tanto odiati in quanto legato ad avverse condizioni metereologiche: parliamo dell’ombrello che, da queste parti, non è solo uno strumento utile al fine di ripararsi dalla pioggia bensì è un manufatto in grado di testimoniare la genialità artigiana degli ombrellai, detti “lusciat”.

LA TRADIZIONE Tanti i significati che, nel corso della storia, sono stati attribuiti all’ombrello: dalla Cina passando per l’Egitto, l’India, la Magna Grecia e l’antica Roma ogni epoca ha associato a questo oggetto un significato, ora simbolo di potere, ora strumento di seduzione e ancora bene di lusso. Oggigiorno si parla dell’ombrello più che per il suo valore per il suo fine pratico ovvero quello di riparare dalla pioggia. La tradizione sul territorio italiano a quanto pare è rilegata all’area delle rive del Lago Maggiore là dove, intorno alla fine del '700, le difficoltà economiche portarono i cittadini ad emigrare per cercare fortuna altrove prendendo di mira, in primis, le pianure lombarde e piemontesi per imparare un mestiere. Fu proprio a Torino che si presentò un’opportunità lavorativa nella riparazione e nella creazione di ombrelli: si iniziava da giovanissimi, intorno ai 7-8 anni quando gli artigiani del futuro, accompagnati dai genitori, si ritrovavano in quel di Piazza di Carpugnino, il giorno di Capodanno, per essere affidati agli ambulanti affinché apprendessero l’arte del mestiere per poi prendere il via ed essere autonomi e girovagare portando in giro per Italia, e non solo, il frutto della propria bravura tenendo in alto il nome e il prestigio del Made in Italy.

LE CARATTERISTICHE Gli ombrelli messi a punto dagli artigiani erano veri capolavori abilmente assemblati avvalendosi di bacchette e tessuti necessari per creare esemplari non solo belli ed eleganti, ma anche robusti e resistenti in maniera tale da riuscire ad affrontare anche la più terribile delle tempeste.

IL TERRITORIO A Gignese si trova il Museo dell’Ombrello e del parasole, creato, nel 1939, da Igino Ambrosini, erede di una famosa dinastia di ombrellai, al fine di raccogliere e conservare manufatti e materiale legati a quella formula d'artigianato praticato dal primo ‘800 dagli emigranti stagionali. Lo spazio rappresenta un punto di richiamo turistico di notevole importanza visto e considerato che viene visitato ogni anno da circa da 8-10 000 persone: al suo interno, articolato in due piani, il polo permette di percorrere un itinerario storico attraverso immagini e pezzi di notevole valore storico-culturale, circa1.500 esemplari di parapioggia, parasoli, impugnature e bastoni che vanno dal Seicento ai nostri giorni, come l’ombrello della regina Margherita di Savoia o quello appartenuto a Giuseppe Mazzini.

INDIRIZZI In occasione dell’Expo di Milano, presso il Museo dell'Ombrello e del Parasole di Gignese, nei giorni dal 4 al 6 e dal 11 al 13 di Settembre 2015, sarà possibile partecipare all’evento ''Agricoltori sotto l'ombrello'' occasione per curiosare nella mostra mercato che, grazie alla collaborazione con cooperative e aziende agricole locali, porterà in scena ghiotti prodotti agricoli della zona.
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