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Liguria: i vetri di Altare capolavori d'Italia

Sull’appennino ligure si trova uno dei centri vetrari più importanti d’Italia e d’Europa 

Lavorazione del vetro
Courtesy of©tunart/iStock
Lavorazione del vetro
Altare: il suo nome, dal Medioevo al primo Novecento, è stato sulla bocca di tutti grazie alla bravura dei suoi artigiani dediti alla produzione di vetri dal grande valore artistico, un bene che ha reso questo centro della provincia di Savona illustre in tutta Europa.

La tradizione Per quel che concerne la cultura del vetro di Altare, sono tante le teorie che cercano di raccontare le sue origini: a quanto pare una delle tesi più accreditate attribuisce i meriti a una comunità benedettina che si stabilì al monastero di Bergeggi nel 1130 e, facendo tesoro delle risorse del territorio così ricco di felci, faggi utili per la produzione di legname, diffuse quell'arte di cui erano custodi avvalendosi del supporto di alcune famiglie di esperti artigianti provenient dalla Francia pronte a condividere il proprio sapere con la gente del posto. Dato il successo del settore che, sempre più dava un grande contributo all’economia altarese, i lavoratori nel 1495 decisero di fondare una loro Corporazione, l’Università del vetro, un’organizzazione che rimase in piedi fino al 1823 quando venne soppressa da Carlo Felice. Successivamente, nel 1856, si arrivò alla nascita della Società Artistico – Vetraria, la prima cooperativa d’Italia costituita da 84 maestri vetrai uniti nella speranza di riuscire a far fronte alla crisi dell’artigianato del vetro artistico. Purtroppo l'avvento della II guerra mondiale e la concorrenza misero in crisi il settore tanto da portare al fallimento della società nel 1978. Quell'amore per un mestiere non si rassegna e continua a lottare contro il tempo tanto che, nel 1982, venne costituito l'lstituto per lo studio del vetro e dell'arte vetraria al fine di recuperare il ricco patrimonio artistico-culturale della tradizione vetraria di Altare.

Le caratteristiche I vetri di Altare, una delle più importanti risorse produttive ed economiche dell’intera Val Bormida, rappresentano un'eccellenza artigianale le cui tradizioni si sono tramandate di padre in figlio nel corso dei millenni. Il nomadismo che ha portato i maestri in giro per il mondo, li ha resi veri e propri divulgatori di uno stile "à la façon d'Altare" molto richiesto, soprattutto all'estero, per dare vita a vetri d’uso, da farmacia, oggetti artistici e contenitori di vario genere realizzati avvalendosi della tecnica della soffiatura a mano.

Il territorio Il patrimonio locale, depositario di una tradizione millenaria, lo si può ammirare all’interno del Museo del Vetro di Altare, ospitato in quel di Villa Rosa, un edificio in perfetto stile Liberty là dove, a richiamare l’attenzione, sono opere che vanno dal 1650 ai giorni nostri oltre ad attrezzi per la lavorazione artigianale, supportati da nuovi strumenti multimediali per illustrare tutte le fasi della lavorazione del vetro. Non è tutto, nei suoi spazi è inoltre possibile prendere parte a interessanti corsi che avranno luogo anche durante la ventura estate come "Corso si soffiatura e modellatura del vetro borosilicato", in calendario dal 23 al 26 luglio 2015 dove, per 4 ore al giorno, si passa dalla teoria alla pratica al fine di apprendere le tecniche di base necessarie a realizzare alcuni oggetti in vetro soffiato. Dal 24 al 26 di luglio 2015 sarà invece attivo il "Corso base di incisione su vetro" per avvicinare lo studente alla storia della tecnica dell’incisione alla ruota insegnando anche come si producono i manufatti. Gli appuntamenti proseguono anche ad agosto, con corsi di soffiatura e modellatura del vetro borosilicato, vetrofusione e di incisione su vetro.??

Indirizzi Sognare i mestieri del passato si può; succede nei giardini di Villa Rosa là dove è stata installata una fornace dimostrativa per la produzione di vetro soffiato, occasione d’oro che permette di ammirare i maestri vetrai intenti nel proprio lavoro. Interessante anche fare visita al laboratorio “I Vetri di Sandro Bormioli”, attività portata avanti di padre in figlio da Costantino Bormioli. Qui è possibile assistere, gratuitamente, alla creazione di diversi oggetti in vetro soffiato e, attraverso le spiegazioni del maestro vetraio, si scopre quel fantastico mondo che ruota intorno a questo nobile materiale.

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