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Gubbio, capitale del bucchero

L'Umbria dipinta di nero con la ceramica artistica dai caratteri tipici dello stile etrusco: un oggetto prezioso e unico nel suo genere.

Vaso bucchero
Courtesy of©Jastrow/Wikimedia Commons
Oltre a Deruta, tra le località artigianali storicamente attestate dell'Umbria spicca Gubbio, là dove particolare rilievo rivestono le lavorazioni del bucchero, un tipo di ceramica nera e lucida ricavata da una argilla molto pregiata, prodotta dagli etruschi per realizzare vasi in grado di dare supporto alle faccende di vita quotidiana.

LA TRADIZIONE Il termine bucchero deriva dal portoghese "bucàro" che significa "terra odorosa", con un particolare riferimento al terreno rossastro utilizzato in Spagna e Portogallo per fare vasi di grande valore artistico, un nome caro anche nel Belpaese per quelle pregiate ceramiche riportate alla luce a seguito degli innumerevoli scavi effettuati nelle necropoli etrusche. Da quanto si evince infatti, questo popolo faceva grande uso della tipica ceramica nera per produrre oggetti di uso quotidiano resi affascinanti da quella superficie lucente, l'elegante forma e le preziose lavorazioni. Quest’antica arte trova grande sbocco in Umbria, nello specifico a Gubbio, tra la fine del ‘400 e gli inizi del ‘500 grazie alla presenza di Mastro Giorgio Andreoli e Giacomo di Paoluccio: fu solo dopo la grande guerra che iniziarono però ad aprire numerose fabbriche, tra cui la società Vasellari Eugubini diretta da Ilario Ciaurro e la Fabbrica Majoliche Mastro Giorgio di Polidoro Benveduti, nella quale venne anche sperimentata la tecnica nera sul tipo del bucchero etrusco.

LE CARATTERISTICHE Il bucchero è un prodotto di grande qualità che si ottiene grazie all’abilità manuale dei ceramisti intenti a lavorare un’argilla molto raffinata con l'intento di dare vita a piatti decorati con oro e platino, brocche, vasi, anfore etc. Tanta perfezione è dovuta ad un accurato processo lavorativo che, attraverso fasi quale la forgiatura, l'essiccamento e la brunitura: il manufatto viene elaborato prima con carta vetrata e lana di ferro, successivamente ne viene lucidata la superficie attraverso la pressione di stecche di legno di bosso e, al fine di rendere più particolare l’oggetto, è possibile realizzare incisioni in oro avvalendosi di una punta metallica che permette di eseguire affascinanti decorazioni. Ultimo step, la cottura, uno dei passi fondamentali che vede l’oggetto inserirsi in un contenitore metallico sul cui fondo vengono disposti dei pezzetti di legna: il tutto viene posizionato in speciali forni a temperatura superiore a 900° con atmosfera priva di ossigeno in maniera tale che la combustione della legna crea ossido di carbonio e, combinato con l’ossido ferrico rosso dell’argilla, lo trasforma dando quella la tipica colorazione scura.

IL TERRITORIO Per approfondire la storia che lega l’Umbria a questa eccellenza artigianale, presso il Museo Comunale, ospitato fin dal 1909 nel Palazzo dei Consoli, è custodita una sezione tutta dedicata alla ceramica di Gubbio, là dove si possono ammirare oltre 300 pezzi relativi ad un arco di tempo che va dal XIV al XX secolo tra cui spiccano le opere lustrate da Mastro Giorgio. Inoltre, di grande rilievo per il settore, la Biennale d'Arte della ceramica, dei metalli e di altri materiali che, da più di quarant'anni, rappresenta un punto di riferimento per gli operatori attivi nella lavorazione della ceramica d'arte e nella scultura dei metalli.

INDIRIZZI Ancora oggi la città umbra conta circa 30 ditte operanti prevalentemente nel settore dell'artigianato artistico e tradizionale, con una produzione assai varia di maioliche decorate in policromia, ceramiche ingobbiate e buccheri. Nel centro storico di Gubbio, a pochi metri dal Duomo, in quel di Via Federico da Montefeltro 10, si trova "La Fornace del Bucchero", un’azienda artigiana che produce opere di alto livello artistico, vasi neri in stile etrusco.  Tra i nomi di spicco anche quello della "bottega Rampini", gestita da una famiglia che, da generazioni, propone creazioni nella tecnica del bucchero etrusco. Creatività e fantasia sono di casa anche nella bottega "Ceramiche Aldo Fumanti", dove si producono tanto capolavori di design d’arredamento quanto oggetti di uso quotidiano.

LE FOTO: IL BUCCHERO, L'UMBRIA DEGLI ETRUSCHI

L'HOTEL DELLA SALUTE A GUBBIO

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