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Natale 2015 presepi italia più belli 

I presepi più belli d’Italia tra arte e tradizione

Sicuramente Napoli. Ma non solo, ecco un tour tra le rappresentazioni della Natività più suggestive del Belpaese

Presepe
Courtesy of©pchoui/iStock
Presepe
Uno nessuno e centomila i presepi che, nel periodo natalizio, affollano lo stivale. Ne è passato di tempo da quel 1223, anno in cui San Francesco d'Assisi diede vita alla prima rappresentazione della Natività nella cittadina di Greccio: ebbene quella tradizione non è finita nel dimenticatoio, anzi, è rimasta nella storia è ha lasciato il segno nella cultura italiana motivo per cui sono in tanti ad allestire nelle proprie casa la rappresentazione della nascita di Gesù o a cercarla in giro per lo stivale dove, da Nord a Sud, ce n’è per tutti i gusti, dalle versioni più classiche a quelle più artistiche, insolite e originali. 
 
 
In Emilia-Romagna è possibile ammirare il fascino del mare d’inverno prendendo parte ai “Presepi in Riviera” realizzati con la sabbia fine e compatta tipica dell’Adriatico grazie al tocco degli scultori della sabbia. Tante e variegate le scenografie che faranno da sottofondo alla Natività con un sapiente mix di arte e tradizione: a Rimini, in quel di Piazzale Boscovich, dal 23 Dicembre 2015 al 6 Gennaio dicembre 2016 la creatività è di casa con il presepe realizzato da artisti provenienti da tutta Europa così come quello allestito sul Lungomare Torre Pedrera dove, dall’8 dicembre 2015 al 10 gennaio 2016, in un’area di 6000 mq, un team di professionisti della sabbia sotto l'occhio vigile del maestro della sabbia Leonardo Ugolini darà vita a un presepe unico. A Cervia invece, a rubare la scena è il famoso “oro bianco”, ovvero il Presepe di Sale visitabile al MUSA, Museo del Sale, caratterizzato da circa 15 le statuette, alte dai 10 ai 40 cm, che rappresentano i personaggi classici del presepe conservate in una teca di vetro che le ripara dall’umidità, l’occasione giusta per scoprire la storia della salina e la vita dei salinari.
 
In Umbria la magia dell’inverno si traduce in uno spettacolo incantevole, quello del Presepe di Ghiaccio dedicato quest’anno alla Beata Madre Speranza e allestito nell’antico borgo medioevale di Massa Martana là dove ammirare un’area grande ben 16 metri quadri con statue a grandezza naturale scolpite su grandi blocchi di ghiaccio che brillano come se fossero di cristallo. 
 
 
Dire presepe significa dire Napoli: in prossimità del Natale è impossibile resistere alla tentazione di passeggiare per Via San Gregorio Armeno, la pittoresca strada dove trovare tutto il necessaire per il proprio presepe. Bottega dopo bottega ogni singolo personaggio è degno di attenzione in quanto realizzato in terracotta o in legno, seguendo i canoni della tradizione napoletana o ancora giocando con quel pizzico di ironia che permette di mettere tra il bue e l'asinello qualche politico o personalità legata al mondo dello spettacolo.
 
In Puglia invece, a ritagliarsi un ruolo da protagonista è la cartapesta, un materiale povero le cui origini risalgono al XVII secolo quando iniziò a essere impiegato dagli artigiani locali, data la sua leggerezza, per produrre elementi d’Arte Sacra da trasportare in processione. A portare avanti con il cuore questa nobile arte è un grande maestro, Luigi Baldari, direttore artistico del Museo "I Mestieri della Memoria" di Lecce una città che, oltre a essere riconosciuta come “capitale del barocco”, è anche la patria della cartapesta. Per conoscere i segreti e le caratteristiche di quest’antica e nobile arte leccese vale la pena fare visita al suo studio di Via Grandi Ascanto dove lavora con la moglie. Interessante a tale proposito anche il Museo permanente della cartapesta, ospitato tra gli spazi del Castello Carlo V, sempre a Lecce, al cui interno si possono ammirare circa 80 opere realizzate dal XVIII secolo fino ai giorni nostri dai maggiori artisti cartapestai leccesi. 
 
Infine c'è la Sardegna là dove, come tradizione vuole, presso la Chiesa romanica di N.S. di Talia torna in scena il presepe di pane di Olmedo, in provincia di Sassari, una rappresentazione ghiotta in quanto realizzata dalle mani esperte delle panificatrici del paese con il fine di recuperare e tramandare l’arte millenaria del pane fatto in casa, lavorato con l’utilizzo esclusivo del lievito naturale (sa madrighe) e cotto nel forno a legna.
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