Campo Ligure, il borgo di filigrana

A circa 30 km da Genova, Campo Ligure si dimostra una piccola ed antica realtà d’impianto medievale con uno spiccato interesse artistico e storico, un pregio che l’ha portato ad entrare nel circuito dei borghi più belli d'Italia. Qui, tra il verde delle colline della valle Stura, si cela uno dei punti di forza del comune che lo vede eccellere nell’artigianato artistico con la produzione della filigrana d'argento e d'oro.

LA TRADIZIONE Nota già agli etruschi ed ai romani che ne facevano ampio uso nel campo nell’oreficeria, la produzione della filigrana iniziò a prendere sempre più piede in Liguria a seguito dei frequenti rapporti commerciali e culturali che le Repubbliche Marinare intrattenevano con i paesi dell'Oriente: fu però tra la fine del '700 e gli inizi dell'800 che prima Genova e poi Campo Ligure si affermarono nella produzione di filigrana. La storia del successo di quest’arte è legata alla figura di Antonio Olivieri colui che, nel 1884, diede vita a questo prezioso mestiere aprendo la prima bottega: armato di "bruscelle” e di un cannello, inizia a produrre finissimi gioielli in filigrana, la cui bellezza ed il prestigio sono dettati sì dalla materia prima quali sottilissimi fili d'oro o d'argento, ma tanto è dovuto all’arte e alla tecnica, fondamentali per creare un prodotto di qualità. Fu così spianata la strada verso il successo e furono tante le botteghe a conduzione familiari che si specializzarono in quest’arte tanto che, nel giro di pochi anni, furono ben 33 e contavano in totale circa 200 dipendenti all'attivo, intenti ad assecondare le committenze provenienti da ogni dove nel mondo, un successo che portò la filigrana negli anni '60 ad essere la prima attività della cittadina, un’abilità che, sebbene il mestiere sia notevolmente diminuito con l’avvento dell’era moderna, ha mantenuto saldi i suoi connotati.
     
LE CARATTERISTICHE La filigrana di Campo Ligure è un vero e proprio gioiello, un pezzo unico dell’oreficeria che nasce dal lavoro congiunto di mente e manualità. Serve avere una grande abilità, spiccato gusto estetico e passione per svolgere un mestiere d’altri tempi eseguito con devozione avvalendosi di metodi tradizionali: si parte dalla fusione e si passa alla trafilatura, procedimenti che permettono di trasformare il metallo riducendolo sempre più in verghe sottili che assumono l’aspetto di un filo. Attraverso la torcitura poi è possibile assemblare più fili di metalli preziosi che potranno poi essere ritorti e laminati secondo un disegno predefinito avvalendosi di particolari pinze dette bruscelle e, via via, l’artigiano inizia a sagomare l’oggetto e ne assembla ogni pezzo saldandolo.

IL TERRITORIO  Vera e propria istituzione in città è il Civico Museo della Filigrana di Campo Ligure, sito in quel di Via della Giustizia 20, un polo culturale dedicato alla figura di Pietro Carlo Bosio, illustre artigiano campese. Inaugurato nel 1984 e recentemente ristrutturato e ampliato, il museo permette di ripercorrere la storia della filigrana ammirando circa duecento pezzi provenienti da quattro  differenti continenti quali Europa, Asia, Africa e America Latina, ogni esemplare è in grado di raccontare la storia del proprio paese di provenienza con quelle preziose decorazioni che parlano più di molte parole.

INDIRIZZI Oggigiorno poco è cambiato nei laboratori degli artigiani campesi che continuano a lavorare come un tempo: la bottega Pastorino Filigrana, in via Convento 23, ha mantenuto intatta negli anni l'arte della lavorazione a mano così come Filigrana & Smalti, via Trento 16/2, una realtà recente esperta soprattutto nella lavorazione di metalli preziosi come argento 925/00 e oro 750/00. Molti laboratori aderiscono al disciplinare della Regione Liguria "Artigiani In Liguria": un marchio che permette di riconoscere l'Artigianato Ligure di qualità.

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