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Bagnaia: il significato del Sacro Fuoco di Sant'Antonio Abate

Nel borgo alle porte di Viterbo questa sera verrà acceso il grande focolare in piazza

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Cpuretsy of ©facebook.com/focarone
Il Sacro Fuoco di Sant'Antonio Abata a Bagnaia
Ci siamo. Anche ques'anno il suggestivo borgo di Bagnaia, alle porte di Viterbo, si accenderà con le fiamme del Sacro Fuoco di Sant'Antonio Abate, probabilmente la manifestazione più sentita della località. Questa sera, come avviene ogni anno il 16 di gennaio, nella piazza principale si eleveranno altissime le fiamme del tradizionale "focarone" in un clima di grande festa animato da musica e danze.

LA TRADIZIONE
Il culto di Sant'Antonio Abate è uno dei più sentiti e diffusi in diverse zone d'Italia. Il Santo, spesso associato alla vita agreste perchè considerato protettore degli animali e del bestiame, è legato alla protezione dalle malattie e dalle epidemie, come testimoniato dal significato simbolico dei principali elementi iconografici che lo identificano, tra cui il Tau, il maiale, il bastone con il campanellino e il fuoco ai suoi piedi. E' proprio il fuoco l'elemento che più di tutti, oggi, viene utilizzato per ricordare il Santo, che sia o meno il patrono delle località in cui viene celebrato con feste e manifestazioni folkloristiche. Bagnaia, a 4 chilometri da Viterbo, è una di queste località ed ogni anno, la sera del 16 gennaio, "accende" la sua piazza principale con un enorme falò in onore di Sant'Antonio Abate, il cui culto nel borgo è particolarmente sentito.

LE CARATTERISTICHE
Il cosiddetto "focarone" è il simbolo della grande festa del Sacro Fuoco di Sant'Antonio Abate che, ogni anno, si celebra nel borgo. Il 16 gennaio il gigantesco focolare rischiara la sera e riscalda il borgo in un tripudio di musica e balli, anticipato e seguito, nei giorni precedenti e successivi, da giochi popolari durante i quali vengono offerte deliziose prelibatezze come la cioccolata calda e i tipici "cavallucci" del paese, realizzati dalle donne del borgo seguendo la ricetta tradizionale. L'intera manifestazione è il frutto della lunga e meticolosa organizzazione del Comitato del Sacro Fuoco, formato da giovani tra i 18 e i 30 anni, che durante tutto l'anno si prepara al grande evento curandolo in ogni minimo dettaglio. Durante il weekend i ragazzi del gruppo rinunciano persino ai loro giorni di riposo per andare a cercare la legna da utilizzare per il falò mentre le ragazze preparano per loro corroboranti pasti da consumare nei momenti di pausa. Il Comitato è presieduto da un Presidente e da un Vicepresidente eletti ogni anno il 17 gennaio a festa finita investendo della carica i primi che riescono a staccare la bandiera posta sulla chiesa di S. Antonio.

IL TERRITORIO
Grazioso e caratteristico, il borgo di Bagnaia è un luogo in cui il tempo sembra essersi fermato e in cui antiche tradizioni sopravvivono al trascorrere del tempo mantenendo inalterato il loro impatto emotivo, culturale e folkloristico sulla comunità. Incastonata a sud del pittoresco borgo medievale (a quattro chilometri da Viterbo) alla cui piazza principale è collegata attraverso tre assi viari, si estende Villa Lante che colpisce per il magnifico colpo d'occhio e per la predominanza dei giardini rispetto alle opere architettoniche, che si riducono a due semplici edifici quadrangolari gemelli costruiti in momenti differenti, posti simmetricamente rispetto all'asse centrale del giardino delineato da un suggestivo percorso d'acqua.

GLI INDIRIZZI
Lo scenografico "focarone" verrà acceso proprio questa sera a partire dalle 18.30 in Piazza XX Settembre. A seguire si svolgerà la cena tipica allietata da musica dal vivo. Domani, mercoledì 17 gennaio, in piazza si celebrerà, invece, la Santa Messa dalle 10.00 alle 12.00 con la benedizione degli animali, per poi lasciare spazio alla degustazione di cioccolata calda e Cavallucci di Sant'Antonio.

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