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Roccocò, il Natale di Napoli croccante e profumato

I biscotti secchi dalla forma simile a una ciambella sono una delle tradizioni più gustose del Natale partenopeo. La ricetta risale addirittura al 1320

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Courtesy of ©Cristianrodenas/Wikimedia Creative Commons
 I Roccocò
Dalla forma baroccheggiante e dal sapore deciso e speziato, i Roccocò sono i biscotti del Natale che non mancano mai sulle tavole napoletane. La loro ricetta è arrivata pressochè immutata dal XIV secolo ai nostri giorni e viene preparata a partire dal giorno dell'Immacolata Concezione, fino all'Epifania.

Foto: i dolci del Natale napoletano

LA TRADIZIONE Come moltissimi altri dolci della tradizione natalizia italiana, anche i Roccocò napoletani vantano origini antichissime. Sembra, infatti, che risalga al 1320 l'invenzione di questa ricetta da parte delle monache del Real Convento della Maddalena. A partire quel momento, e nel corso dei secoli, questi grandi biscotti croccanti e speziati si sono trasformati in una delle portate più diffuse ed apprezzate delle tavole natalizie partenopee, grazie anche alla loro capacità di conservarsi a lungo senza perdere il proprio sapore. L'usanza ormai diffusa tra le famiglie napoletane è quella di servire in tavola i Roccocò a fine pasto a partire dall'8 dicembre e fino all'Epifania.

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LA DENOMINAZIONE Inseriti nell'elenco dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali della Regione Campania, i Roccocò devono il proprio nome al termine francese rocaille utilizzato per indicare alcune decorazioni ispirate a motivi naturali, come le conchiglie, che nel corso del XVII e XVIII secolo adornavano giardini e dimore e che hanno, poi, dato il nome ad una fase dello stile rococò.

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LE CARATTERISTICHE I Roccocò sono biscotti secchi dalla forma simile ad una ciambella del diametro di circa 10 centimetri, di colore bruno e dalla consistenza molto dura. Vengono preparati utilizzando farina zucchero, mandorle o nocciole, e pisto, un profumatissimo mix di spezie come cannella, chiodi di garofano, coriandolo, anice stellato e noce moscata.

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LA PRODUZIONE Oggi come un tempo, sono numerose le famiglie in cui è rimasta viva l'usanza di prepararli in casa in occasione delle Feste. Ma, a causa della forte richiesta soprattutto da parte dei turisti, sono ormai anche moltissime le pasticcerie che li producono durante tutto l'anno.

LA CULTURA preparati secondo la ricetta originale, i Roccocò richiedono denti assai robusti per essere gustati. Probabilmente per venire incontro alle esigenze di una maggior numero di consumatori e per non precludere ad alcuni la possibilità di godere di un fine pasto sfizioso ed aromatico, nel corso del tempo ne sono state ideate numerose varianti dalla consistenza più morbida.

IN CUCINA Che si utilizzino le mandorle o che si preferisca utilizzare le nocciole, i Roccocò mantengono inalterata la loro bontà e la loro croccantezza, purchè si presti la massima attenzione nella preparazione dell'impasto, che deve essere compatto al punto di non rimanere attaccato al piano di lavoro, e nella cottura che deve terminare non appena la superficie dei biscotti non abbia cominciato a colorirsi ma senza brunire, altrimenti freddandosi l'impasto diventerà troppo duro e quasi immangiabile. Nella preparazione non deve mai mancare il pisto di spezie, elemento distintivo della ricetta, e per gustarne a pieno l'ottimo sapore, possono essere inzuppati, come si fa in molte famiglie napoletane, in un bicchiere di vino liquoroso, come vermouth o marsala, o persino di spumante o limoncello.

La ricetta: Roccocò napoletani. Ingredienti: 500 grammi di farina, 400 grammi di zucchero, 300 grammi di mandorle (1/3 da tritare e 2/3 da utilizzare intere), 10 grammi di pisto (cannella, chiodi di garofano, coriandolo, anice e noce moscata), ½ cucchiaino di ammoniaca per dolci, scorza grattugiata di un arancio, un limone e due mandarini, oppure di due arance e un limone, un bicchiere d'acqua, un uovo per spennellare la superficie. Disponete la farina a fontana e versate al centro lo zucchero, le mandorle tritate, le scorze grattugiate, le spezie e l'ammoniaca. Cominciate ad impastare amalgamando per bene gli ingredienti aiutandovi con l'acqua, fino a che il composto non avrà raggiunto una consistenza compatta ed asciutta. Aggiungete le mandorle intere distribuendole uniformemente nell'impasto da quale ricaverete delle strisce che chiuderete a ciambella. Spennellate la superficie dei biscotti con l'uovo sbattuto ed infornate a 180° per circa 20 minuti o comunque fino a che l'impasto non avrà incominciato a colorirsi. Lasciate freddare per almeno 15 minuti prima di servire in tavola.

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IL TERRITORIO Dichiarata Patrimonio UNESCO, Napoli è una splendida città adagiata sul golfo che ne ha preso il nome e che contribuisce a creare una cornice naturale dal fascino unico, dominata dalla sagoma inconfondibile del Vesuvio. Il suo inestimabile patrimonio artistico e le atmosfere vivaci ed accoglienti, fanno sentire il turista il benvenuto e lo invitano a scoprire una città estremamente ricca di storia, di cultura e di tradizioni.

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