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Puglia Chiesa di Santa Maria della Croce di Casaranello 

Puglia: i segreti di una delle chiese più antiche d'Europa

In località Casaranello la Chiesa di Santa Maria della Croce è una delle più misteriose testimonianze del culto mariano in Occidente 

Casaranello mosaici 
©Di Lupiae - Opera propria, Pubblico dominio, Wikipedia Commons
Affreschi di Santa Maria della Croce, Casaranello
Casaranello è stato il primo nucleo abitato della moderna Casarano. Siamo in provincia di Lecce e la storia riporta al periodo romano, quando qui esisteva un accampamento che, con il tempo, incominciò a crescere seguendo, però, le sorti dell’Impero, disgregandosi poi con le incursioni di barbari e saraceni. Del periodo medievale, invece, rimane ancora oggi la bella chiesetta di Santa Maria della Croce, una delle più antiche testimonianze del culto mariano in Occidente. Si tratta infatti della prima chiesa di epoca paleocristiana in Terra d’Otranto, un piccolo gioiello di arte e cultura fondamentale per la cristianità nel Mediterraneo.

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Comunemente conosciuta come Chiesa di Casaranello, venne riscoperta nel 1907 grazie all’archeologo Arthur Haseloff che riportò alla luce gli antichi mosaici del V secolo che adornano la volta absidale e il presbiterio. I mosaici, realizzati con tutta probabilità da artisti provenienti dall’Oriente e diretti a Roma, richiamano motivi geometrici tipici dell’arte islamica, con elementi floreali e zoomorfi che rappresento le allegorie di alcuni punti cardine del Cristianesimo. Nella cupola a campana si può ammirare l’Empireo Dantesco con i nove cieli, costituito da una croce giallo oro contornata da un cielo stellato e tre fasce principali. I nove cieli rappresentano il modello Tolemaico il cui universo era composto dalla luna, dal sole, dai pianeti interni e da quelli esterni del sistema solare e da stelle fisse.

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Lungo le pareti e sulla volta della navata centrale sono venuti alla luce affreschi con episodi del Nuovo Testamento, Il bacio di Giuda e l'Ultima cena, e Scene delle vite delle Sante Caterina e Margherita,dipinti nel XIII secolo. Fra gli affreschi, quelli più antichi sono collocabili tra la fine del X e gli inizi dell'XI secolo, come conferma anche l'indagine paleografica su alcune iscrizioni votive  che sarebbero state eseguite poco prima o poco dopo l'anno Mille. Un esempio di rara bellezza è la Madonna con Bambino dell'XI secolo, che rappresenta il tipo iconografico della Regina legata al dogma dell’Incarnazione. La struttura della chiesa, inizialmente con pianta a croce greca, ha subito nei secoli diverse modifiche. Il primo nucleo risale al 450 d. C., periodo in cui si andava diffondendo il culto della Madonna a cui il tempio fu dedicato. Alle spalle della chiesa sorge il Lazzaretto, ormai rudere, testimone di quello che era l’antico insediamento. 

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