Scriveva Marthe Bassene "Riuscir Luan Prapang ad essere in questo secolo di scienze esatte e
strapotere del denaro, il rifugio degli ultimi sognatori?" Ed
effettivamente l'atmosfera che si respira appena scesi dal battello e
messo piede a Luang Prabang quella di un'estrema
beatitudine. E' un gioiello dalle tracce coloniali dove tangibile la
passata presenza dei francesi: strade ordinate, boulangerie e case
balconate sostenute da morbide colonne, mentre le sinuose colline
circostanti addolciscono maggiormente il riquadro in cui si il paese si
colloca.
La cittadina, che si sta riprendendo da decenni di guerra, ha 26.300
abitanti e fa ben poche concessioni alla modernit ad eccezione della
corrente elettrica, che funziona in modo alquanto sporadico, e di
qualche automobile. A Luang Prabang la sveglia suona alle cinque per i
molti monaci i quali, avendo fatto voto di mendicit, vanno di porta in
porta per ricevere dalla popolazione il cibo per la giornata. Quello che
colpisce di Luan Prapang il fatto che una vera citt tempio e nel
1995 infatti divenuta Patrimonio dell'Unesco.
Ovunque si volge lo sguardo l'occhio rapito da guglie, tetti
scintillanti ed enormi statue del Budda, raffigurato nei pi svariati
modi: in piedi, seduto, sdraiato e con le diverse posizioni delle mani.
Le principali attrattive della ex citt colonica sono i templi antichi
(dei 66 costruiti prima della colonizzazione francese ne sono
sopravvissuti 32) e la suggestiva posizione incorniciata dalle montagne e
posta presso la confluenza dei fiumi Khan e Mekong. Tra i monumenti da
visitare ci sono il Museo del Palazzo Reale, il Wat Xieng Thong e il Wat Wisunalat che insieme costituiscono il pi importante gruppo di templi reali
della citt, esempi fulgidi dello stile locale impreziositi da
decorazioni color oro e rosso vivo. Il padiglione reale, con un tetto a
cinque piani, uno dei gioielli architettonici della citt la cui
costruzione dur pi di 70 anni.
A soli 25 km di distanza lungo il Mekong ci sono le famose grotte di Pak Ou, un luogo magico anticamente abitato da monaci e tuttora oggetto di continui pellegrinaggi da parte dei laotiani.
Situate a circa met di una parete di roccia dominante il fiume, le
grotte si raggiungono salendo una serie di gradini e sono interamente
costellate di statue ed immagini votive del Budda, alcune delle quali
deposte pi di 300 anni fa. Dall'alto si gode una superba vista
panoramica sul Mekong e nelle immediate adiacenze costruita una
terrazza di legno attrezzata con tavoli e panche dove si pu consumare
il pranzo in un ambiente assolutamente idilliaco. Ad una trentina di km
circa a sud della citt si trova invece la grande cascata a balzi di Kuang Si, facilmente raggiungibili via terra con i motorini che possibile affittare in paese.
Una strada serpeggiante e a tratti sterrata percorsa da pochi autobus di
linea collega Luang Prabang con la capitale Vientiane da cui
possibile rientrare con il treno in Tailandia oppure spostarsi nella
confinante Cambogia.