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Dar Darma
Marrakech
Vedere all'aperto:
Piazza Djemaa el-Fna è il teatro dello spettacolo quotidiano fatto di cantastorie, incantatori di serpenti, venditori di spezie, acrobati: un'esperienza da non perdere. Posta al centro della medina, confina a nord con il quartiere dei suq e ad est con la Kasbah, mentre da sud-ovest è dominata dalla moschea della Kutubiya. E'il centro nevralgico delle attività cittadine, e divide la propria operosità tra commerci diurni e serali. Infatti di giorno trovano posto qui bancarelle che propongono le merci più svariate, dalle stoffe agli alimentari. La sera invece il posto viene lasciato libero per i tavolati dove si vendono cibi e bevande che saturano l'aria di vapori e profumi. Uno dei fiori all'occhiello di Marrakech sono i suoi giardini, curati con una passione che ha ormai una tradizione secolare. Se i sovrani che nel tempo hanno regnato sulla città non avessero posto tanta cura e attenzione a queste aree verdi, probabilmente oggi la città, con il suo clima difficile, sarebbe brulla e deserta. Ve ne sono molti da visitare: AGuedal o Agdal, parola che significa appunto giardino, creato nel XII sec; più piccolo e raccolto e' il giardino della Menara, il cui padiglione circondato da cipressi pare che fosse il luogo di incontro del sultano con le sue favorite. Per quanto riguarda il famoso palmeto di Marrakech, che occupa una superficie di 13.000 ettari, esso conta da solo almeno centomila alberi. Si consiglia per la visita, di inoltrarcisi in macchina. Da visitare i giardini Majorelle situati a nord est del Gueliz, creati negli anni venti dal pittore francese Jacques Majorelle, che possiedono una varietà di fiori e piante ineguagliabile.
Musei:
Museo di Marrakech Place Ben Youssef, Marrakech Il Museo di Marrakech, conserva ed espone numerosi reperti d'archeologia, ceramica, numismatica, abiti tradizionali, documenti storici e calligrafie arabo-islamiche. Il museo oltre ad offrire una convincente panoramica sull'arte islamica marocchina e sugli oggetti preziosi della tradizionale berbera, spesso è sede di allestimenti internazionali. Il Museo Dar Sid Said espone molti pezzi di arte marocchina, tra cui abiti, oggetti di manifattura locale, armi e gioielli risalenti alla tradizione berbera.
Monumenti:
Le Tombe Sa'didi formano un complesso funerario le cui strutture furono fatte costruire dal Sultano Ahmad al-Mansr. Vi si trovano sepolcri quasi tutti datati attorno al 1550, per quanto alcuni siano stati costruiti in epoca precedente. La ristrutturazione ha conferito a questo monumento marocchino un nuovo lustro, dal momento che l'intero complesso era stato celato alla vista (e lasciato in stato di abbandono) fino alla sua riscoperta ufficiale datata 1917. Prima di questa data le tombe si salvarono dalle distruzioni e dai saccheggi di Mulay Isma'il poiché erano accessibili unicamente dalla moschea della Kasbah attraverso un passaggio nascosto. A sud della moschea e delle Tombe Sa'didi si estende la Kasbah: l'antica cittadella, costituita da un caratteristico intrico di stradine e di abitazioni private.
Quartieri:
Il souk, quartiere mercato di Marrakech è il cuore vitale della sua medina, la parte antica della città risalente al XII secolo. In origine la suddivisione del souk era assegnata in base alla tipologia di merce messa in vendita dai mercanti, e i nomi di questi settori corrispondeva proprio al nome dei generi messo a disposizione. Ora questa suddivisione sembra non essere più presente, in parte andando a creare quella vitale confusione che domina il quartiere. Il souk è un luogo magico e affascinante ove è normale accettare il tè che viene offerto dal venditore, così come contrattare il prezzo di qualsiasi oggetto messo in vendita è consuetudine. Ricordate solo di avere pazienza e fermezza nell'affrontare l'insistenza locale.
Palazzi:
Il palazzo più impressionante della città è senza dubbio la moschea di Kutubiya, sovrastata dall'omonimo minareto che si staglia e domina sulla città con la sua altezza di quasi sessanta metri. Riedificata a fianco di una precedente moschea fatta sorgere pochi anni prima e successivamente abbattuta, i suoi lavori cominciarono dopo il 1158. L'architettura dell'edificio è tipicamente marocchina, ed è il più importante edificio dell'epoca Almohade. Presenta decorazioni e fregi di maiolica bianca, turchese e blu ed arabeschi scolpiti, differenti sui quattro lati. Un tempo l'intonaco dipinto e le decorazioni a zellij (mosaico) coprivano tutta la superficie del minareto mentre oggi le piastrelle sono quasi scomparse. La Medersa di Ben Youssef risale al XIV secolo ed è stata edificata dal sultano Ab al-Hasan, della dinastia dei Merinidi. Durante il periodo Sa'dide è stata quasi interamente ristrutturata con l'aspetto che possiamo vedere noi oggi. E'sede di una scuola coranica e la sua struttura risulta particolarmente interessante: si svolge attorno ad una corte centrale e comprende numerose stanzette che ospitano gli allievi. Il cortile centrale è contornato su due lati da gallerie, sopra le quali si aprono le finestre delle cellette degli studenti. Sul lato di fondo si trova la sala della preghiera, riccamente decorata da stucchi ed intagli. Artistiche decorazioni ed intagli su pannelli di legno di cedro sono visibili tutto attorno al cortile e sopra le gallerie.
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