L’annuncio del comune parlò di un’evacuazione temporanea, con la raccomandazione di chiudere acqua, luce e gas. A distanza di 30 anni, tutto è rimasto come allora. Case, vie, negozi: il degrado è senza eguali, con ambientazioni da film horror. Solo che qui la paura è reale, e il vento racconta ancora storie di morte e solitudine
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Una volta all'anno, nell'anniversario della tragedia e nella ricorrenza del primo maggio, i residenti possono tornare a visitare la città in cui vivevano. Abbandonati in una discarica a cielo aperto, nella vicina frazione di Rossokha, ci sono alcuni veicoli militari dell'Unione Sovietica, che costituiscono una delle parti più contaminate di Pryp'jat'. Ma la zona più radioattiva è il parco giochi, mentre la foresta, morta in pochi giorni, è stata ribattezzata "Foresta Rossa" a causa del colore successivo al contagio. Qui sono state girate alcune scene di Godzilla e Chernobyl Diaries, Transformers 3 e Die Hard - Un buon giorno per morire. Ora vediamo quali altre città del mondo sono state abbandonate dopo una catastrofe (naturale e non)
fonte (Le Figaro e Wikipedia)
Da due anni Namie-machi è una città deserta. Il piccolo centro urbano si trova nella prefettura di Fukushima (distretto di Futaba) in Giappone e i suoi 21mila abitanti hanno dovuto abbandonare da un giorno all’altro le loro case in seguito al grave incidente nucleare di Fukushima Daichi causato dal forte terremoto del marzo 2011 e dal conseguente tsunami che ne danneggiò i sistemi di raffreddamento. Namie-machi si trova nell’area potenzialmente contaminata dalle radiazioni e per questo motivo è stata completamente evacuata
Varosia è un quartiere di Famagosta abbandonato in seguito agli scontri tra greco-ciprioti e turco-ciprioti. Varosia, tra gli anni sessanta e gli anni settanta, era il luogo turistico per eccellenza di Cipro e attirava molti turisti. Vennero costruiti molti alberghi di lusso sul mare. Continua...
Pompei ed Ercolano erano due città di medie dimensioni situate poco a sud di Napoli, nelle immediate vicinanze della linea di costa dell’epoca, considerevolmente più arretrata rispetto all’attuale. I due insediamenti, posti sul Golfo di Napoli, erano sovrastati dal cono del vulcano Vesuvio. Il 24 agosto del 79 d.C. il Vesuvio eruttò e le due città furono travolte dalla lava, dal fumo e dalle ceneri che uccisero tutti gli abitanti. Nel corso del 18° secolo gli scavi hanno riportato alla luce i resti delle due città, siti archeologici tra i più importanti al mondo