E mentre in America l'atmosfera diventa rovente in attesa del successore tra Donald Trump e Hillary Clinton, Barack Obama pensa già al poi. Lui, assieme alla moglie Michelle e alle due figlie Malia e Sasha, dovranno lasciare la Casa Bianca a partire dal 20 gennaio 2017, quando scadrà il secondo e ultimo mandato presidenziale. Hanno cercato casa, e sembrerebbe che l'abbiano trovata.
Nove camere da letto, otto bagni di cui due padronali, pavimenti in legno, ripiani in marmo bianco in cucina, un patio e un giardino. La villa si trova a Washington, a 3 km dalla Casa Bianca, su Belmont Road Nw, nel quartiere di Kalorama, frequentato da diplomatici, ex ministri e presidenti. A pesare sulla scelta il futuro della figlia minore Sasha: rimarranno nella Capitale fino a quando avrà terminato la scuola superiore, cioè fino al 2018. Al modicissimo prezzo di 22mila dollari al mese. E quel prezzo li vale tutti: è stata infatti valutata 6 milioni di dollari.
La casa è di proprietà di Joe Lockhart, ex portavoce e consigliere di Bill Clinton, e di sua moglie Giovanna Gray, direttrice della rivista Glamour. Costruita nel 1928 da F. Moran McConihe, è stata acquistata dal capitano Charles Hamilton Maddox, un veterano di due guerre mondiali. L'anno scorso, Donald H. Rumsfeld, ex segretario della difesa, ha venduto la casa dove ha vissuto per tutta la durata dell'amministrazione Bush. Nella residenza c'è anche una suite che potrebbe essere adatta per Marian Robinson, la madre di Michelle Obama che finora ha vissuto con loro.
I curatissimi giardini di Kalorama e le meravigliose fontane in marmo sono l'emblema di questo quartiere super esclusivo di Washington: elegante, residenziale, quieto e discreto, dove le tante abitazioni coloniali sono abitate da tanti uomini importanti. Qui ha vissuto per circa 40 anni Woodrow Wilson, 2340 S Street, NW, William Howard Taft, 2215 Wyoming Avenue, Franklin D. Roosevelt, 2131 R Street, Warren Harding, 2314 Wyoming Avenue, e tanti altri ancora. Obama vivrà infatti vicino all'ambasciata di Oman e a quella dell’ambasciatore dell’Unione Europea. Per lo meno il passaggio non sarà totalmente traumatico.
