Cerca nel sito
Una notte da leoni 3: toccata e fuga a Las Vegas

Una notte da leoni 3: toccata e fuga a Las Vegas

Abbiamo visitato la Città del Peccato durante la lavorazione dell'atteso film con Bradley Cooper, che chiude la saga tornando sul luogo del delitto

Las Vegas
Shutterstock
Las Vegas non sembra una vera città, ma un gigantesco parco divertimenti colorato e glamour. Questa è la prima impressione quando si mette piede nella capitale americana del gioco d'azzardo, uno dei luoghi più singolari al mondo. Perché se, grazie al cinema, è facile immaginarsi orde di turisti affollare gli hotel/casinò pronti a sbancare le slot machine e i tavoli da gioco, è molto più difficile immaginare i residenti, le persone che lì vivono e ogni mattina si alzano per andare al lavoro. Vegas non può che essere considerata un enorme miraggio, ed è così sin dalla sua concezione: è infatti una città edificata nel deserto, dal nulla. Ma si è trasformata, tanto per proseguire con la metafora, in una “oasi” dove tutto è permesso.

Noi l'abbiamo visitata alla fine del 2012, quando ci siamo recati sul set di Una notte da leoni 3, atteso capitolo finale della trilogia tragicomica realizzata dal regista Todd Phillips e interpretata da Bradley Cooper, Ed Helms e Zach Galifianakis. Tre attori che, la prima volta che giunsero in città per girare il primo Una notte da leoni, non erano ancora molto conosciuti al grande pubblico e potevano anche concedersi qualche scappata al casinò tra un ciak e l'altro. Oggi, però, “Attraversare il Caesars Palace non è più divertente – afferma Galifianakis – La gente ti vede come il tuo personaggio e inizia a gridarti addosso”. “Ora non posso più farmi una partita a blackjack dopo il lavoro – ci spiega invece Helms – E mentre giriamo, capita ogni tanto che qualcuno si accosti al set con la macchina e gridi 'Una notte da leoni!', e a noi tocca rigirare la scena”.

La nostra “gita” a Las Vegas inizia con una lauta cena in una bisteccheria del Caesars Palace, il più famoso hotel/casinò al mondo, nel quale alloggiamo con tutti i comfort. La giornata seguente è completamente dedicata alla visita dei diversi set in cui si gira la pellicola, da una stradina periferica agli atri e corridoi dello stesso Caesars. Il terzo giorno è libero e, mentre passeggiamo per il Las Vegas Boulevard, la strada turistica per eccellenza lungo i cui lati si affollano tutti i casinò e gli alberghi più lussuosi, sotto un cocente sole estivo ai primi di novembre, non possiamo evitare di ripensare alle parole di Galifianakis, che sintetizzano perfettamente l'essenza di questa città: “La location è una parte importante della storia, e in questo caso diventa una sorta di quarto protagonista”.

È tutto vero: basta farsi un giro e respirare un po' di aria di Las Vegas per rendersi conto di come la città abbia una personalità indiscussa. Si tratta di una specie di frullato pop dove la Torre Eiffel e la Statua della Libertà convivono con l'antica Roma e il glamour della modernità. Un'overdose sensoriale ineguagliabile in ogni altro posto al mondo, specialmente oggi. “È impossibile cogliere i segni della crisi da qui – commenta Cooper – Eravamo qui quattro anni fa a girare il primo capitolo. Il Caesars si era appena allargato, ed è pazzesco pensare a quanti soldi ci abbiano investito”. Curioso, dunque, quanto appena ci si sposti di un pelo dalla via principale, l'illusione crolli e lasci spazio a casette basse, asfalto bollente e i paesaggi aridi del deserto del Nevada, in lontananza. “Todd Phillips ha deciso di mostrare una Las Vegas non solo glamour – spiega Galifianakis – Si vedono anche le parti sporche, quelle non pubblicizzate. Un mondo che la gente normalmente non esplora”.

Eppure, nonostante questa intenzione nemmeno troppo velata di raccontare Vegas per quello che è, la città ha dato un caloroso benvenuto alla troupe di Una notte da leoni e, in un divertente circolo vizioso, è stata a sua volta toccata e influenzata da questa saga. “Se andate alla reception del Caesars e chiedete agli operatori, vi diranno che almeno venti volte al giorno c'è qualcuno che si avvicina e chiede 'Ma il vero Cesare ha vissuto qui?', la battuta che fa Zach nel primo film. Perciò abbiamo avuto un certo impatto, almeno in questo palazzo”. La prova definitiva sono i menù a tema “Hangover” (titolo originale della serie) e l'abbondante merchandise in vendita nel casinò. Ma d'altra parte, come abbiamo già detto, Vegas è tutta qui: un frullato di riferimenti, rigorosamente superficiale e kitsch, creato per alzare la glicemia. E la missione è decisamente compiuta.

Una notte da leoni 3, in uscita il 30 maggio, è distribuito da Warner Bros. Italia.

Per saperne di più:
Film.it: L'intervista a Bradley Cooper sul set del film.
Film.it: L'intervista al regista Todd Phillips.
Saperne di più su OLTRECONFINE
Correlati per regione
Seguici su:
Le Offerte della Settimana
Altri luoghi da visitare
Chi siamo | Privacy | Cookie policy | Copyright © 2019 GEDI Digital S.r.l. Tutti i diritti riservati