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Norvegia. Tra i fiordi delle Lofoten

Tra i fiordi delle Lofoten

A nord del circolo polare artico si trovano le isole Lofoten. La loro natura prodigiosa, osannata da poeti e narratori, regala lo spettacolo del sole di mezzanotte.

Lofoten
©Destination Lofoten
“Miraggi di montagne galleggianti capovolte davanti e dietro di te, mentre le balene giocano e gli uccelli stridono”. Chiunque approdi alle isole Lofoten non può non sentire l’eco di questi versi scritti dal poeta Bjørnstjerne Bjørnson, uno dei primi a far conoscere le isole norvegesi come luogo di villeggiatura.

Correva l’anno 1869 e certo, da allora, molte cose sono cambiate. Anche il senso di probabile spaesatezza che all’epoca doveva provocare il racconto di un luogo situato a nord del circolo polare artico, al 67 e 68 grado di latitudine. Oggi le Lofoten continuano a stupire per la loro particolare geologia che restituisce spettacoli naturali fuori dal comune, ma nondimeno continuano ad evolversi in linea con lo sviluppo turistico della destinazione.

Tipico esempio di questa trasformazione sono le casette in legno dei pescatori (le "rorbu") – che, tra l’altro, definiscono incisivamente il paesaggio costiero delle isole – divenute nel giro degli ultimi 20 anni piccoli ma moderni centri di accoglienza per i viaggiatori. Nate come alloggi di fortuna per i pescatori che partecipavano alla grande pesca stagionale del merluzzo, le rorbu delle Lofoten (circa 300/400 in tutte le isole) rimangono le costruzioni più gettonate dai visitatori in cerca di una sistemazione particolare.

Ad esse si affiancano le “sjøhus”, edifici di due o tre piani, anch’essi nati come alloggi per i pescatori e gli operai che lavoravano il pesce e l’equipaggio delle barche. E’ inevitabile, raccontando delle Lofoten, non parlare di pesca. Questa attività – favorita dalla corrente del Golfo – è ancora oggi il cuore pulsante delle isole, in particolare la pesca invernale al merluzzo che si effettua nel periodo che va da febbraio ad aprile ed è severamente regolamentata da anni.

Il mare, del resto, solcato dalle famose “montagne galleggianti capovolte”, è uno dei tratti più spettacolari delle Lofoten. Le isole si estendono a sudovest nel mare formando, appunto, una catena di montagne. Non montagne qualsiasi s’intende, bensì rocce erratiche risalenti a più di 3 miliardi di anni fa, ovvero le rocce più vecchie del mondo. Tra la terraferma e la “muraglia delle Lofoten” si trova il fiordo Vestfjorden.

Una natura prodigiosa questa, che ospita una grande varietà di specie di uccelli e di piante. Qui si trova la più alta concentrazione di aquile di mare di tutta la Norvegia, soprattutto nelle isole più lontane (Værøy e Røst), famose proprio per le loro colonie di uccelli di mare.

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