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Patrimoni Unesco Mondo: Istanbul e le aree storiche

Istanbul, le aree storiche Unesco

Le attrazioni più importanti e suggestiva della città turca sono nella lista Unesco dal 1985

Tramonto su Istanbul
©iStanbul
Istanbul, panorama con moschee
La Turchia vanta attualmente 17 siti iscritti nella Lista del Patrimonio Mondiale dell'Umanità e altri 71 sono candidati per entrarvi. Le zone storiche di Istanbul sono targate Unesco dal 1985 e sono quattro. Comprendono il Parco archeologico con Piazza Sultanahmet e l'area circostante dove sono incluse le meravigliose attrazioni della Moschea Blu, del Palazzo Topkaki, dell'ippodromo di Costantino e le chiese storiche che risalgono al VI secolo d.C. Il quartiere Zeyrek, famoso per la Chiesa del Cristo Pantocratore conosciuta come moschea Zeyrek. Il quartiere Süleymaniye, che include le moschee di Solimano e di Sehzade e l'acquedotto di Valente, di epoca tardo romana. E la zona con i resti dei bastioni di Istanbul innalzati sotto il regno di Teodosio II, l'imperatore bizantino della prima metà del V secolo d.C.

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Ad Istanbul, l’unica città al mondi a cavallo tra due continenti, chiese, sinagoghe e moschee sorgono fianco a fianco, vicini a palazzi, ville ed edifici monumentali. Hagia Sophia è stata costruita su uno dei più importanti siti storici della città: edificata tra il 532 e il 537 d.C. come una cattedrale, è stata il più importante centro della cristianità per quasi 1000 anni. Con la conquista da parte degli Ottomani venne trasformata in una moschea ed oggi è un museo. Il Palazzo di Topkapi è stato il centro amministrativo dell’Impero ottomano: oggi è un museo che espone reperti ed ospita il meraviglioso Spoonmaker’s Diamond. Una delle attrazioni più visitate del Parco archeologico è la Cisterna Basilica, costruita tra i 527 e il 567 con lo scopo di fornire acqua: oltre ad affascinare per la presenza delle enigmatiche teste di Medusa, vanta numeri prodigiosi grazie a 336 colonne con capitelli e pietre scolpite divise in 12 file da 18 ciascuna, 140 metri di lunghezza e 70 di larghezza e la capacità di contenere fino ad 80 mila metri cubi di acqua.

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La Moschea Blu deve il suo nome alle 21.043 piastrelle di ceramica turchese inserite nelle pareti e nella cupola: quando la luce filtra dalle 260 finestrelle l’atmosfera all’interno della sala della preghiera diventa quasi surreale. Altro sito di grande valenza simbolica è l’Ippodromo, costruito vicino la Moschea Blu: poteva ospitare fino a 100 mila persone nei suoi 400 metri di lunghezza per 120 di larghezza, secondo solo al Circo Massimo di Roma. Era un luogo di divertimento e di dibattito tra le classi politiche. Il Monastero del Cristo Pantocreatore è, dopo Hagia Sophia, il secondo edificio più grande di epoca bizantina giunto fino ai giorni nostri: si tratta di un complesso costituito da quelle che erano tre chiese costruite una accanto all’altra per ospitare le spoglie degli imperatori bizantini. 
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