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Non le solite mete, 3 buone ragioni per andare in Mauritania

Uno dei luoghi dell'Africa in cui non si penserebbe mai di andare riesce a stupire 

Fortezza vincino a Chinguetti
©iStockphoto
Chinguetti, fortezza nel deserto
Grandi notizie per gli amanti del deserto. Dopo un decennio stagnante, il turismo ritorna in questo gioiello del Sahel dai paesaggi eccezionali. Un volo charter è stato appena rilanciato tra Parigi e Atar, il punto di partenza per escursioni a piedi o in cammello nel cuore di Adrar. La Mauritania è una destinazione eccezionale per scoprire o riscoprire la vastità del deserto. Cinque ore e mezza per raggiungere Atar, una città nota per gli appassionati di trekking, che per diversi anni è stata teatro di una tappa della Parigi Dakar. 

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Assapora il fascino del deserto
Se c’è un accessorio essenziale per camminare sulle dune, andare in cammello o in 4x4, questo è il tradizionale chèche. La sciarpa, lunga dai 3 ai 5 metri, si mette a mò turbante sulla testa per proteggersi dal sole e dal vento.  Grazie alla natura al suo stato grezzo, il visitatore sarà subito colto dall'immensità, dal silenzio, dalla luminosità e soprattutto dalla varietà dei paesaggi. Le dune di sabbia formano decori lunari di rocce e canyon vertiginosi. Il bivacco sotto il cielo stellato con i panorami mozzafiato di Fort Saganne è indimenticabile. Si può assaporare il fascino delle tradizioni mauritane, come il tè alla menta servito tre volte nella tenda fatta di tessuti colorati. Un paradiso di tranquillità contro notti fredde e sole nella stagione calda.

Chinguetti, la Sorbona del Deserto
Un viaggio in Mauritania vale anche la pena per incontrare i suoi abitanti, persone calde e accoglienti. Un passaggio obbligato è quello a Chinguetti, una città storica costruita tra il secolo XI e il secolo XII per soddisfare le esigenze delle carovane che transitavano attraverso il Sahara. Il commercio con il Maghreb, l’Arabia e l’Africa nera assicurò a lungo la prosperità della città e permise la diffusione dell’Islam in tutta l’area circostante. Al momento del suo massimo splendore, nel secolo XVIII, Chinguetti contava una dozzina di moschee. Dichiarata dall’Unesco Patrimonio Mondiale dell’Umanità nel 1996, oggi è una delle grandi città sante dell’Islam, alla stregua della Mecca, di Medina e di Gerusalemme. E’ nota anche come la Sorbona del Deserto grazie alla presenza di biblioteche storiche. Ancora oggi ce ne sono 12, che ospitano migliaia di manoscritti. I più antichi risalirebbero al secolo XI e sono redatti generalmente su pergamene di gazzella e finemente decorati, con colori naturali, da magnifiche miniature. Sono veri tesori tesori dell’oasi sahariana che vengono tramandati di padre in figlio. Le opere trattano prevalentemente dell’Islam, ma non mancano compendi di scienza o di letteratura.

Ouadane, l'antica città fortificata
Un’altra tappa indimenticabile, a 120 chilometri da Chinguetti, è l'antica città fortificata di Ouadane, fondata nel XII secolo, anch'essa iscritta all'Unesco. Questo ex incrocio commerciale del Sahara fungeva da punto di passaggio per le carovane tra il Maghreb e l'Africa. Perdersi nei suoi vicoli alla fine della giornata, sedersi sulle vecchie pietre per assaporare la tranquillità per abbracciare la vista panoramica sulla valle con l'oasi ricoperta di palme da dattero, con in sottofondo i suoni del muezzin che chiamano alla preghiera sono esperienze da non perdere. 
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