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Piatto tipico Hawaii Poi

Poi, gusto e benessere alle Hawaii

Il piatto nazionale delle isole del Pacifico ha come ingrediente base il tubero Taro, un concentrato di proprietà salutari

radice, tubero
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Taro: il tubero con cui si prepara il Poi hawaiano
La cucina hawaiana è il risultato dell’incontro di terre diverse. Nel corso dei secoli sulle isole Hawaii sono approdati cinesi, filippini, giapponesi, coreani, polinesiani: tutti immigrati che, naturalmente, hanno portato con sé tradizioni culinarie, alle quali si sono successivamente aggiunte le influenze del mondo occidentale. Colorata, saporita e spesso anche molto sfiziosa, la cucina hawaiana va bene in ogni stagione ma durante l’estate riesce a dare il meglio di sè grazie alla freschezza degli ingredienti. 
 
Il poi, nome hawaiano del tubero della pianta di taro, costituisce un elemento fondamentale nella dieta delle popolazioni indigene, tanto da occupare un posto di rilievo perfino nella mitologia locale, che lo vuole progenitore del popolo hawaiano. Ricco di minerali, fibre e vitamine, il poi viene preparato schiacciando a mano il tubero con l’acqua, fino a ottenere un liquido viscoso di colore viola pallido, spesso consumato dopo alcuni giorni di fermentazione. 
 
 
È una pianta della famiglia delle Araceae. Ha dei tuberi simili alla patata, ed è comunemente coltivata per ricavare farina e amido. Ha proprietà nutrizionali equivalenti alla patata ma con quantità più elevate di calcio, un quantitativo doppio di ferro, ma molta meno vitamina C. La radice è irritante se mangiata cruda, quindi è necessario bollirla prima di consumarla. Le sue foglie sono mangiate nei Caraibi, dove si chiamano “callaloo”.
 
Il poi è considerato anche un valido medicamento in caso di mal di stomaco e applicato tramite impacchi su vesciche e infiammazioni. Recenti studi hanno inoltre dimostrato come il poi costituisce un valido aiuto nella cura del cancro al colon. La radice di taro è stata portata sull’isola dalla Polinesia dai primi hawaiani. E’ considerato un alimento tradizionale hawaiano perché è stato consumato da prima che la cucina venisse influenzata dal mondo occidentale. Solitamente il taro viene pelato, bollito e successivamente unito a della carne.
 
L’origine del poi risale all’epoca precedente alle influenze culinarie occidentali, dunque è considerato un vero e proprio caposaldo delal cultura gastronomica dell’isola. La preparazione è semplice: può essere bollito e poi unito alla carne oppure schiacciato e cotto in un forno sotterraneo, fino a quando raggiunga la consistenza desiderata. Il poi è un pilastro della cucina tradizionale nelle isole polinesiane nelle Hawaii, ha un sapore delicato se unito alla carne, e dolce se consumato da solo. Perde la dolcezza per lasciare il posto a un gusto leggermente acido nel processo di fermentazione naturale.
 
La radice può anche essere mescolata con latte e zucchero, oppure miscelato a latte e frutta come accade per i nostri frullati. Il poi è ipoallergenico ed è considerato uno dei cibi più facili da digerire, tanto da essere prescritto anche in pediatria e in caso di intolleranze al lattosio.
 
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