Petra, passeggiata in notturna tra stelle e candele

Il sito archeologico della Giordania, a 250 chilometri dalla capitale Amman, è un luogo unico al mondo capace di incantare qualsiasi visitatore. Petra, infatti, dichiarata Patrimonio dell'Umanità dall'Unesco, è considerata una delle Sette Meraviglie del Mondo Moderno: capitale dei Nabatei venne abbandonata nell'VIII secolo e fu dimenticata fino al 1812, quando venne rivelata al mondo grazie alle scoperte dell'esploratore svizzero Johann Ludwig Burckardt.

PERCHE' ANDARE Per trascorrere un'esperienza davvero unica, che rimanga indelebile per il resto della vita bisogna visitare Petra lontano dal rumore e dal clamore della folla che viene attratta ogni giorno. Immergersi in atmosfere magiche si può, al calar della sera, sotto il cielo che piano piano viene puntellato da migliaia di stelle. E' qui che, attorniati dalla roccia che di giorno è di uno sfolgorante e caldo color rosa ma di sera è avvolta dall'oscurità e rischiarata da centinaia di candele che si susseguono lungo il cammino, che si intraprende la strada fino al termine del canyon per arrivare al Tesoro, ovvero Khasneh al Faroun, l'edificio simbolo di Petra. Suggestioni indescrivibili che trasportano in un'altra atmosfera sono garantite per vivere emozioni che proiettano indietro nel tempo.

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DA NON PERDERE Oltre alla serata trascorsa alla corte dei Nabatei nel sito di Petra, c'è un altro luogo che riserva ulteriori sorprese: si tratta della Piccola Petra, conosciuta come Beida, situata a pochi chilometri di distanza dall'ingresso del sito principale. Attraversando il passaggio che accompagna là dove sono accadute e misteriose vicende del popolo nabateo si arriva in un luogo che si concede solo a quei pochi turisti che si prendono il tempo di non seguire solo le tappe dei tour di massa e danno seguito alla propria curiosità. A differenza di Petra la Rossa nella quale i Nabatei viveano e seppellivano i propri morti, Piccola Petra è stata costruita per ospitare le carovane provenienti dall'Arabia e dall'Oriente che si recavano in Siria o in Egitto, per poter farle sostare dopo la traversata del Wadi Rum. Altra attrazione da non dimenticare è il Jordan Museum, aperto dopo anni di lavoro ad Amman: situato nella nuova zona di Ras al-'Ayn, fornisce gli strumenti adatti per riflettere su passato, presente e futuro del Paese. E' sviluppato attraverso una serie di sale espositive dal design accattivante e riguarda 1,5 milioni anni di storia e archeologia della Giordania, a partire dal Paleolitico. Con le sue tre gallerie principali, dedicate rispettivamente all'Archeologia e Storia, agli Usi e Costumi tradizionali e alla Moderna Giordania, il Museo racconta la storia della Giordania sia in ordine cronologico che tematico utilizzando gli oltre 2mila manufatti prestati dal Dipartimento delle Antichità.

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CON CHI ANDARE. La Giordania firmata Kel 12 aspetta i visitatori per essere scoperta sotto ogni punto di vista. L' itinerario chiamato "Tra Pietre, Sabbie, Sale e Facce" che in un crescendo di emozioni volge al gran finale con gli eventi notturni a Petra e Piccola Petra, prevede 8 giorni a partire da 2750 euro e comprende Amman, Jerash, Umm Rasasm Shobak, Piccola Petra, Wadi Rum e Mar Morto. L'itinerario "Le due Petra e non solo" offre l'opportunità di unirsi agli speciali eventi organizzati da Kel 12: il costo parte da 1750 euro per 5 giorni e vengono visitate le località di Amman, Jerash, Shobak, Petra, Piccola Petra e Madaba.

COSA PORTARE Per visitare Petra occorre un abbigliamento comodo e leggero, con capi di cotone e scarpe da trekking o da ginnastica, adatte a camminare per chilometri ed arrivare fino alla sommità della montagna per ammirare il Monastero. Ci si può orientare anche su pantaloni corti e t-shirt senza scordarsi qualcosa di più pesante per la sera.

CURIOSITA' Petra è l'unica città al mondo scavata interamente nella roccia e per chi abbia voglia di conoscere i dettagli di una vita trascorsa nelle caverne può comprare, nei chioschi di souvenir vicino al teatro, il libro intitolato Married to a Beduin, che racconta la storia di una donna neozelandese di nome Marguerite la quale, negli Anni Settanta, ha sposato un beduino e ha passato quasi 20 anni vivendo tra le caverne di Petra.

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