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Cubadak, paradiso indonesiano

Naufragare a Cubadak

Un paradiso dell'arcipelago indonesiano interamente circondato dalla barriera corallina. E' Cubadak, una realtà di 40 chilometri quadrati, tra giungla e oceano, nel West Sumatra. E per chi arriva sull'isola misteriosa, la sorpresa del Paradiso Village.

Cubadak
Un’isola disabitata, qualche casa di pescatori, tutt’intorno solo foresta pluviale e oceano. L’incanto dell’isola di Cubadak è nella sua stessa esistenza. Quasi un miracolo, così dovette apparire agli occhi di Nanni Casalegno, approdatovi casualmente con una barca in affitto, durante una vacanza a Sumatra. L’illuminazione fu tale da spingere il piemontese Nanni a investire su quel paradiso di 40 chilometri quadrati, lasciando l’Italia e trasferendosi lì con la moglie Federica. Così nasce il Paradiso Village, un villaggio interamente costruito in legno, in perfetto stile locale, per l’accoglienza dei viaggiatori che decidano di “naufragare” a Cubadak.

Si arriva sull’isola da Padang, capitale del West Sumatra, regione abitata dai Minangkabau, tra le ultime popolazioni a praticare l’organizzazione matriarcale della famiglia e della societa’. Dal porto fluviale di Padang si utilizza la barca del villaggio, arrivando a Cubadak in un’ora e un quarto, o altrimenti con l’auto fino a Corock e da li’ in barca a Cubadak in 10 minuti.

Dopidichè, benvenuti in paradiso. Comincia il viaggio alla scoperta delle meraviglie dell’arcipelago indonesiano, nei dintorni dell’isola, in barca a vela tra le acque e le onde delle isole Mentawai che, dopo la California e le Hawaii, sono il miglior luogo al mondo per praticare il surf acrobatico. Su queste isole sopravvivono le ultime tribù allo stadio della pietra. Qui si possono effettuare escursioni di 5/7 giorni, un’esperienza che, in totale assenza di confort, richiede adattabilità alle condizioni primitive delle popolazioni visitate. Tra le altre possibili escursioni, organizzate dal Village, la scalata del vulcano attivo ”Gunung Kerinci” a 3800 metri di altezza, quattro giorni di cui due di trekking nella foresta; la visita a Minangkabau high lands, i luoghi della cultura Minangkabau e al Jembatan Akar, il ”ponte di radici”, l’unico ”ponte vivente” esistente.

Moltissime le attività sportive che si possono praticare, dallo snorkeling al diving (e’ operativa al villaggio una scuola diving SSI - Scuba Schools International - con la possibilita’ di rilasciare brevetti sino al livello di aiuto istruttore), allo sci acquatico, al trekking nella foresta pluviale.

I bungalows destinati ai turisti sono 10, tutti di fronte al mare, alla bellissima spiaggia di un chilometro che accompagna dolcemente alle acque dell’oceano.
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