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L'Oman lontano e gli spiriti parigini tormentano Kristen Stewart

Nel Personal Shopper presentato al Festival di Cannes, Olivier Assays si spinge lontano, dove non era mai arrivato

Muscat Daily
Squadra che convince non si cambia, deve aver pensato Olivier Assays, che dopo averci portato tra il Sud Tirolo italiano e il Cantone svizzero dei Grigioni (lo stesso di St. Moritz) per il suo Sils Maria portato in concorso alla 67ª edizione del Festival di Cannes, ha deciso di richiamare la ventisettenne Kristen Stewart per il Personal Shopper presentato allo stesso festival nell'ultima edizione, nel 2016. Oggi il discusso film arriva nelle sale italiane, consentendoci di 'toccare con mano' una storia non semplice, ma soprattutto di godere delle diversissime location utilizzate: quelle di Parigi, Londra, Praga ed - eccezionalmente - Muscat, in Oman.

Lì vive e lavora il fidanzato lontano di Maureen, giovane donna americana che vive a Parigi lavorando come personal shopper. E lì lui vorrebbe che lei la raggiungesse, invece di continuare a scegliere i vestiti ideali - con un budget stratosferico a disposizione - per l'esigente Kyra, star internazionale. Maureen ha anche il dono di comunicare con gli spiriti. E restare a Parigi le dovrebbe anche consentire di mettersi in contatto con l'aldilà per poter salutare definitivamente il fratello gemello Lewis, recentemente scomparso, riappacificandosi con la sua perdita. Ma mentre la presenza spettrale con cui riesce a relazionarsi non è sicuro che sia Lewis, uno strano sconosciuto inizia a tempestarla di messaggi whatsapp minacciosi e ambigui…

Un tormento, psicologico e spirituale, ancor prima che fisico che ha molto coinvolto l'attrice… "Sono stata molto fortunata - ammette la Stewart. - Se l’atmosfera durante le riprese non fosse stata così positiva e amichevole, sarei uscita devastata da questa esperienza". E ancora: "In Personal Shopper Olivier è stato capace di evocare mondi invisibili senza nominarli. Penso che questo film sia più personale di Sils Maria. Più che analitico penso sia un film sensuale e profondamente umano".

E insieme un film fatto anche di mondi molto visibili… come la sua star. Della quale ha fatto scalpore l'avvistamento durante i set in Repubblica Ceca, le cui foto del 25 novembre 2015 - in pausa, coperta in un pesante giaccone, mentre fuma una sigaretta e controlla il cellulare - han spopolato su internet. Pochi giorni, prima di spostarsi a Londra, e finalmente in Oman, nelle province di Muscat, Bahla e Nizwa, attirando una attenzione inusuale per il Paese - sin dalla prima circolazione del trailer - che oggi spera di rilanciarsi e proporsi come meta di altre possibili produzioni (più per la bellezza dei suoi panorami che per la mancanza di incentivi finanziari, a differenza per esempio della vicina Abu Dhabi).

"Ultimamente, un certo numero di film stranieri sono stati girati in Oman - secondo il montatore Mohammad Rawahi. - È un grande momento e un potenziale impulso per l'economia e per promuovere la Nazione all'estero. Sono sicuro che la pubblicità del film potenzierà gli sforzi dell'Oman di porsi come forte concorrente nelle scelte per le location dei produttori cinematografici mondiali". "Spero il sultanato verrà mostrato sotto una luce positiva", è stato l'augurio di Salim, un cinefilo locale, come il Mohahammed al Shukaili che ha voluto sottolineare la bellezza delle immagini del Paese mostrate nel film "i suoi panorami e il patrimonio architettonico".
 
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