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La New York dei Ghostbusters

Il classico di Ivan Reitman compie trent'anni: andiamo a riscoprire insieme le location del film nella Grande Mela

Ghostbusters Firehouse
Wikimedia Commons
I Ghostbusters tornano al cinema e in una nuova edizione Blu-Ray in occasione di un importante anniversario: il film di Ivan Reitman compie infatti trent'anni, essendo uscito nel 1984. Trent'anni in cui i protagonisti originali sono indubbiamente invecchiati, uno ci ha lasciato (Harold Ramis, anche sceneggiatore e ideatore dei personaggi insieme a Dan Aykroyd), mentre un altro ha sopportato un'immane tragedia ed è tornato più forte di prima. Stiamo parlando di New York.

Si sente spesso dire che New York è co-protagonista dei film ambientati tra i suoi canyon di cemento, vetro e asfalto, ma questo non vale per TUTTI i film in questione. Bisogna saper dare voce alla città, bisogna amarla e farne risaltare le location, le peculiarità, i vezzi degli abitanti e carpirne i lati più suggestivi senza scadere nella cartolina. Ghostbusters è uno di quei film: una lettera d'amore alla più grande città del mondo.

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La New York del 2014 è molto diversa da quella del 1984, non tanto nelle cose più ovvie – nuovi palazzi, l'11 Settembre che ha riscritto la fisionomia di Downtown e la sta ancora riscrivendo, perché la costruzione del nuovo One World Trade Center non è ancora ultimata – quanto nei dettagli. La Grande Mela è oggi una città più sicura, pulita, grazie ai grandi sforzi operati dall'amministrazione Giuliani negli anni '90, ma forse anche un po' meno affascinante. Guardando Ghostbusters si ha la netta impressione di un luogo rischioso e difficile, ma, si sa, le relazioni più difficili sono a volte quelle più appaganti. Lo grida anche Peter Venkman / Bill Murray dall'alto del (fittizio) attico di Dana Barrett al numero 55 di Central Park West: “Ti amo, New York”.

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Un amore che trasuda da ogni singolo fotogramma girato a New York City nel corso di quattro settimane nell'ottobre 1983. Reitman e la sua troupe sono riusciti a impressionare su pellicola il feeling della città, anche “rubando” alcune inquadrature senza richiedere i necessari permessi. C'è una scena, ad esempio, in cui vediamo Venkman, Stantz e Spengler correre davanti alla statua del Rockefeller Center presumibilmente inseguiti da una vera guardia giurata. Le location del film includono la Public Library, sulla 5th Avenue tra 70a e 71a Strada, che appare all'inizio del film con i due leoni che ne incorniciano l'ingresso; la Columbia University e il suo campus, dove Peter, Ray e Egon esercitano prima di essere licenziati e decidere di mettersi in proprio; il Lincoln Center for the Performing Arts; il Municipio, situato a Lower Manhattan tra Broadway, Park Row e Chambers Street; Columbus Circle, storica piazza all'angolo sudovest di Central Park, dove vediamo “passeggiare” il gigantesco omino dei marshmallows; e, brevemente, Times Square. Oltre al già citato 55 di Central Park West, dove si trova il palazzo che, dopo opportune “aggiunte” disegnate con la tecnica perduta del matte painting (in cui si potevano includere in un'inquadratura scenari inesistenti dipinti a mano), è diventato la “centrale fantasma” e casa di Dana Barrett (Sigourney Weaver) e Louis Tully (Rick Moranis).

E poi, naturalmente, c'è Hook & Ladder 8. La base degli Acchiappafantasmi, quel palazzo che tutti gli appassionati di cinema cercano quando si fanno un giro a New York, è in realtà una stazione dei pompieri. Gli interni che vediamo nel film sono stati ricostruiti in studio, mentre il palazzo si trova nella zona di Tribeca, tra Varick Street e N. Moore Street. Se mai lo visiterete, sappiate che le porte del palazzo sono aperte e dentro si trova l'insegna originale di Ghostbusters II, mentre sul marciapiede, a destra del portone, è possibile ammirare un dipinto che rappresenta il fantasmino-mascotte degli Acchiappafantasmi con in testa un casco da pompiere. Trovarsi di fronte a questo palazzo, e soprattutto vedere come ancora oggi il film di Ivan Reitman sia ricordato e amato dalla cittadinanza, è un'emozione unica.

Ghostbusters II, il sequel uscito nel 1989, non è da meno in fatto di location. Oltre a Washington Square Park nel Greenwich Village, quartiere in cui si trova anche l'Occultoteca di Ray Stantz, possiamo ammirare l'Alexander Hamilton U.S. Custom House, nella punta più a sud dell'isola di Manhattan, utilizzato nel film come sede del fittizio Manhattan Museum of Art, dove lavora Dana Barrett e dove si svolge il gran finale. E a proposito di gran finale: chi non ricorda la marcia trionfale della Statua della Libertà “pilotata” dai Ghostbusters attraverso le strade di Manhattan? Alcune brevi sequenze sono girate a Liberty Island, dove si trova la statua donata agli Stati Uniti dalla Francia (“Viene da chiedertelo se sia nuda sotto quel manto. È francese, lo sai, no?”, dice Bill Murray nel film). In particolare il finale, in cui la città ringrazia i Ghostbusters dopo che per due volte l'hanno salvata, sullo sfondo della Statua tornata finalmente al suo posto. Tra icone ci si intende.

Ghostbusters - Acchiappafantasmi torna nei cinema italiani il 18 e 19 settembre. Qui la lista delle sale che lo proiettano in tutto il Paese.


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