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Il Giappone dei samurai

Il Giappone dei Samurai

Da Tokyo a Hiroshima, un percorso in quattro tappe per chi ha voglia di conoscere più da vicino la storia dei samurai. Tra fortezze, armature e spade, alla ricerca di quel che erano e che hanno lasciato.

Giappone
©Fabio Dalla Cia
"Chi non desidera non può fallire, chi non vince mai perderà". Una grande virtù degli orientali in genere, e dei giapponesi in particolare, è l'arte di sapersi adattare a ogni forma, di sapersi piegare dolcemente senza spezzarsi, come il giunco. Una filosofia affascinante questa dei samurai. Forse non basterà visitare i loro luoghi per lasciarsi contagiare, ma ci si può almeno provare. Un itinerario sulle orme dei samurai non può prescindere dalla città di Tokyo e, nello specifico, da un quartiere: quello di Ueno. Un quartiere famoso soprattutto per il suo grande parco, il primo e più vasto parco pubblico urbano del Giappone, che ospita un grande lago e lo zoo in cui si possono ammirare i famosi panda giganti.

Vi renderete subito conto che il parco di Ueno è soprattutto un punto di ritrovo, non solo per i giapponesi, ma anche per gli stranieri, provenienti soprattutto dall'Africa. Passeggiando è possibile sentire quell'amore e quel rispetto per la natura tipico dei giapponesi, che traspare dalla cura con cui vengono curate le piante. Si vedono gli uccelli che emettono versi buffissimi. Si può gironzolare tra le bancarelle che vendono oggetti curiosi, o fermarsi  a guardare una partita di baseball ed osservare i giochi d'acqua delle fontane lungo il vialone che porta al museo. Nel parco di Ueno, infatti, ha sede il Museo Nazionale di Tokyo. I tesori esposti tolgono il fiato per la loro bellezza. Si va dalle armature dei samurai alle stoffe più preziose, dalla scultura alla ceramica. Un corridoio è dedicato interamente alle spade, simbolo tangibile dell'onore del samurai.

Per chi è sulle loro tracce, è d'obbligo anche una visita alla statua di Saigo Takemori. Nato nel 1827 e fautore della restaurazione della classe militare insieme a trentamila compagni, si scontrò a Satsuma, contro settantaseimila soldati imperiali, combattendo con le loro antiche spade di cui, nel 1876, era stato vietato l'uso; la battaglia fu sfavorevole ai samurai, che seppero però morire con onore. Ferito ad una gamba, Saigo ordinò ad uno dei suoi uomini di tagliargli la testa.

Da Tokyo ci spostiamo ad Hakone, una frequentatissima meta turistica nelle vicinanze della capitale, celebre per i panorami del monte Fuji per gli impianti termali (onsen) e per il Parco Nazionale Fuji-Izu-Hakone. Da vedere anche i fenomeni vulcanici attivi della "Grande valle ribollente" e il tempio che è situato sulle rive del lago. Sul lago è situato anche uno splendido ryokan, il Ryuguden, da usare come base per la notte. Proprio ad Hakone passava un tempo l'antica Tokaido Road tra Kyoto e Edo (oggi Tokyo), e una delle porte-barriera più importanti di questo transito era la Hakone-machi. L'alloggio della guarnigione, ancora ricco di armature e armi dei samurai, è stato ricostruito a poca distanza dall'attracco dei battelli. Persino una parte dell'originale via Tokaido è stata conservata fino ad oggi.

La nostra penultima tappa è Himeji-jo, il più fine esempio di castello giapponese. Completato nel 1609, Himeji-jo venne costruito come difesa contro i Daimyo occidentali alleati con il clan Toyotomi. Vista la sua enorme importanza strategica, grande fu l’impegno per farne una fortezza ineguagliabile per possanza e potesse rivaleggiare in eleganza con i castelli di Edo e Osaka. L'edificio è meglio conosciuto come Shirasagi-jo, "il Castello dell'Airone Bianco", per la somiglianza della pianta delle mura di cinta con l'immagine di un uccello che spicca il volo. Per molti, l'architettura militare del castello, addolcita da una gradevole composizione delle linee, fa di Himeji-jo l'ultimo castello dei Samurai.

Quarantacinque chilometri da Hiroshima c’è invece Iwakuni, una deliziosa cittadina dalla storia feudale, famosa soprattutto per il ponte dei samurai  Kintai-kyo. Il ponte è collocato al centro della città vecchia. Un ponte spettacolare a cinque archi costruito nel 1673 per l’uso esclusivo dello Shogun e del suo samurai. L’originale è stato distrutto nel 1950 e la costruzione attuale risale al 1953.
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