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Patrimoni Unesco: Guatemala, sito di Tikal

Guatemala: Tikal, l'Unesco dei Maya

Circondato dalla giungla, la città Maya è considerata il sito archeologico più bello del paese

Sito archeologico di Tikal
©iStockphoto
Sito di Tikal, Guatemala
In  molti sono concordi nell’affermare che il sito di Tikal varrebbe da solo un viaggio in Guatemala. E’ un luogo unico per conoscere la leggendaria civiltà Maya, inserito nel Parco Nazionale di Tikal, tanto che l’Unesco l’ha dichiarato Patrimonio dell’Umanità. Tra scimmie urlatrici che si dondolano sui rami degli alberi secolari e pappagalli colorati che svolazzano, ecco che il visitatore viene catturato dalla bellezza delle imponenti piramidi della più estesa città in rovina dei Maya. I suoi ripidi templi raggiungono un’altezza di quasi 55 metri ma quello che più sorprende il visitatore è la giungla circostante da cui svettano questi templi. Tikal si trova infatti su una bassa collina, la cui zona è stata ripulita dagli alberi e dai rampicanti che, secolo dopo secolo, stavano nascondendo questo patrimonio.

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La strada di accesso conduce alla Gran Plaza, dove intono al 200 a.C. già esisteva un importante complesso di edifici. Fu nel X secolo che, per cause ancora sconosciute, i Maya abbondarono il sito. Le rovine rimasero sepolte nella giungla fino al 1848, quando vennero ispezionate da una spedizione mandata dal governo guatemalteco. Si deve aspettare però il 1956 per la prima fase di restauri per riportare il sito all’antico splendore. Il cuore della città si estende su un’area di 16 chilometri quadrati dove sorgono oltre 4000 strutture. Tra gli edifici più solenni il Tempio I e il Tempio del Gran Jaguar, costruito in onore del Re Luna Doppio Pettine che qui ha trovato sepoltura con il suo vasto corredo funerario. Dal Tempio II si accede all’Acropolis del Norte, che ospitava oltre 100 diverse strutture. A nord del Tempio II c’è la Plaza Oeste, delimitata da un grande tempio del tardo periodo classico e dal Tempio III.

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 Il Tempio IV si trova sulla strada rialzata Tozzer, una delle tate vie sacre costruite tra i complessi religiosi per motivi astronomici ed estetici. Quello che potrebbe essere un palazzo residenziale abitato dai nobili della città si trova nell’Acropolis Central, che appare come un intricato labirinto. C’è poi l’Acropolis del Sur, dominata dal Tempio V, alto 58 metri, da cui si sorge Plaza de los Siete Templos caratterizzata da sette piccoli edifici posti uno vicino all’altro. A dominare il complesso di El Mundo Perdido, dove si ergono 38 edifici, è l’enorme piramide posta al centro, con la sua piramide di 40 metri attorno alla quale si estendeva la città che ricorda molto il Ta Phnom di Angkor, in Cambogia. Quest’ultima zona ospita edifici di molte epoche diverse, tra cui spicca il Tempio de las Calaveras, ovvero il Tempio dei Teschio. Per molto tempo Tikal è stata un centro religioso piuttosto importante, ma la sua forza risiede anche nel fatto che è diventato un crocevia commerciale strategico. 
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