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Piatti tipici Tunisia ricette con datteri

Datteri, dolce e sacro in Tunisia

La palma da dattero rappresenta una delle più antiche coltivazioni al mondo. E nei paesi arabi si conoscono 365 modi di utilizzarne i frutti

frutti di albero palma
iStock
Datteri
La pasticceria magrebina è dolcissima. Come non potrebbe esserlo, visto il carico di zuccheri necessario ad attraversare il deserto. In Tunisia la palma da dattero è considerata una pianta sacra, origine della vita così come sostenitrice di forza e salute.
 
Tra i dolci tunisini più apprezzati, la Djamilah, una torta a base di datteri decisiamente saporita. Ogni ristorante, bar, caffetteria o casa in Tunisia offre una porzione di questo dolce solitamente accompagnata da tè alla menta o all’ibisco. La Djamilah è di sicuro il dessert di punta della cucina magrebina. Sembrerebbe che questa torta sia comparsa anche in un film di Monicelli “L’armata Brancaleone”, quando “In Terrasanta, ebbi modo d'incontrar Brancalion da Norcia, ... sorseggiando tè all'ibisco ebbe ad offrirmi una fetta di dolce che mi stupì per la sua bontade”.
 
 
L’impasto dei dolci è a base di polpa di datteri, noci e mandorle tritate. Non manca il miele, che per tradizione compare in ogni ricetta dolce magrebina. Il tutto viene ben amalgato sino a raggiungere una consistenza quasi cremosa in cui gli ingredienti sono perfettamente bilanciati fra di loro. In tutto il Nord Africa sono presenti varianti di questo dolce, ma la versione tunisina utilizza anche limone e aroma di arancia ed è per questo fra le più amate. La Tunisia, insieme all’Algeria, Marocco, Egitto e Libia, fa parte di quell’area dell’Africa settentrionale che è punto d'incontro fra la cultura dell’Europa mediterranea e quella araba.
 
 
La cucina tunisina è un misto delle cucine portate dai popoli che vi hanno abitato: Fenici, Romani, Arabi, Berberi, Turchi e Francesi. La particolarità di questa gastronomia è quella di essere molto speziata e piccante. E anche molto zuccherina. Beduini e nomadi hanno nel corso della storia, arricchito di aromi e sapori provenienti dal mondo arabo, come l’abbondanza di miele e frutta secca. Citati nel Corano come il frutto di Allah, i datteri hanno conquistato un posto di primo piano in questa tradizione, e i dolci che si basano su questo frutto morbido dal sapore mielato sono numerosi. 
 
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La Tunisia è uno dei maggiori produttori mondiali e nel sud del paese cresce la varietà migliore. Quelli più famosi provengono dall’oasi di Tozeur. Gli Arabi conoscono ben 365 modi di utilizzare il dattero (se ne recupera anche la linfa) non solo come prodotto culinario, ma anche in campo farmaceutico. Le palme sono di origine antichissima, presenti sulla Terra molto tempo prima che apparissero le latifoglie. La varietà più apprezzata, per la qualità superiore e il gusto di miele, è la Deglet-en-Nour o Degla-Nur. Con i datteri viene prodotto anche il Nabidh, vino che si dice prediletto da Maometto, e il liquore Thibarine. Una parte dei frutti raccolti viene fatta seccare al sole, per aumentare la concentrazione degli zuccheri e la loro conservazione.  Nelle regioni meridionali si consuma il Laghmi, latte di palma.
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